Cofferati e gli artisti del circo tra i fumetti delle Nuvole Parlanti

E per il compleanno di Pimpa, la creatura di Altan, l’Archivolto trasloca al Porto Antico

Cofferati e gli artisti del circo tra i fumetti delle Nuvole Parlanti

Marzia Fossati

Ai suoi esordi il fumetto veniva snobbisticamente considerato alla stregua di una letteratura minore dai radical chic che si fingevano immersi nella lettura di voluminosi saggi rilegati (in realtà pensavano ai fatti loro) sulle corriere verso la scuola. Erano i ragazzi più semplici, quelli meno acculturati, che, non avvertendo il bisogno di atteggiarsi a spocchiosi intellettuali, non si vergognavano a divertirsi con un genere che già nel nome evidenziava un diminutivo: il fumetto...avversato dai comunisti, criticato dalla Chiesa, i suoi giovani cultori erano quasi carbonari cartacei. Ma ai giorni nostri il gusto tutto moderno per la contaminazione in letteratura che esalta i mix fra tipi letterari talvolta antitetici tra loro ha evidenziato il paradosso: il fumetto viene oggi catalogato tra i generi di culto prediletti dai ragazzi più colti, più curiosi, più attenti al presente e ai mix culturali che caratterizzano gli ultimi «trends». E ultimissimo, fra questi «trends», è indubbiamente il cocktail che il Teatro dell’Archivolto servirà ai cultori della narrativa per immagini dal 3 al 19 dicembre presso i suoi locali di piazza Modena a Sampierdarena (tel. 0106592220), ottenuto shakerando due ingredienti come il fumetto e il teatro, protagonisti, per la prima volta in un’inedita accoppiata, del Festival «Nuvole parlanti». Un festival nuovo, strutturato su 9 serate, ciascuna dedicata ad un autore al cui incontro col pubblico farà seguito una rappresentazione, una mise en espace o una lettura musicata, tratta da un’opera dello stesso, avvalorata dalla presenza di artisti o ospiti quantomeno insoliti. Uno su tutti: il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, un’infanzia spesa tra le pagine di Tex, tuttora cultore e grande esperto di fumetti, che ripenserà insieme a Vincenzo Mollica l’opera del compianto «papà» di Corto Maltese Hugo Pratt, scomparso da una decina d’anni, nella serata di mercoledì 14, destinata a concludersi con la lettura scenica, musicata dal vivo, di «Venezia degli Arcani» con Gioele Dix.
Un discorso completamente a parte lo merita invece lo spettacolo che il Festival ha deciso di dedicare alla mitica cagnolina a pois che la matita di Altan partorì esattamente 30 anni fa per la (allora) bambina del grande disegnatore. In occasione del compleanno di Pimpa, l’Archivolto trasloca infatti eccezionalmente al Porto Antico di Genova dove dal 7 al 10 dicembre sotto un autentico chapitau circense «il circo di Pimpa» festeggerà degnamente la mitica quattrozampe col morbillo con un autentica rappresentazione teatrale dalla scenografia quantomeno insolita: una montagna di pacchi regalo dai quali scaturiranno mille storie, oggetti e personaggi, con la partecipazione, insieme agli attori dell’Archivolto, di autentici artisti circensi, tra cui Lara Orfei, nipotina dell’intramontabile Moira, oltre a due bravissimi artisti di strada.
Non sono comunque da meno le altre serate, dedicate ad autentici miti del favoloso mondo delle nuvolette parlanti del calibro di Marjane Satrapi (sabato 3), l’eclettica autrice iraniana che con i due «Persepolis», attraverso due autentici romanzi per immagini, è riuscita a illustrare con dissacrante ironia, il riflesso dei mutamenti, spesso drammatici, compiuti dalla rivoluzione islamica nel tessuto sociale del suo paese.


Anche Claire Bretecher, fumettista francese da 15 anni non più pubblicata in italia, celebre per la sua critica umoristica e feroce verso le contraddizioni e i preconcetti del mondo progressista nella sua celebre striscia «I frustrati», non mancherà all’appuntamento genovese (venerdì 16), come non mancheranno nemmeno il raffinato Lorenzo Mattotti (lunedì 12) e la «mosca bianca» Niccolò Ammaniti (lunedì 19) unico fra i presenti a non avere mai scritto storie espressamente per i fumetti, sebbene abbia visto trasporre in tutti i tipi di immagini possibili la maggior parte delle sue opere.

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