Collina è il nuovo designatore "Sarò l'allenatore degli arbitri"

L'ex giacchetta nera più famosa del mondo diventa l'uomo che  preparerà e sceglierà i direttori di gara del campionato di serie A e B. "Ho una squadra giovane, il mio metodo è quello del dialogo e della trasparenza, non chiamatemi salvatore della patria". Guadagnerà 500mila euro (lordi) l'anno

Collina è il nuovo designatore 
"Sarò l'allenatore degli arbitri"

Roma - Non sarà solo un designatore e non sarà il salvatore della patria arbitrale. Pierluigi Collina ha ufficialmente aperto oggi la sua nuova carriera nell’Aia per ricoprire il ruolo di designatore per la Can serie A e B. Indicato dall’ex-commissario straordinario della federcalcio, Luca Pancalli, supportato dal neo-presidente Giancarlo Abete, "incaricato" da Cesare Gussoni, presidente dell’Aia, Collina ha oggi annunciato di voler fare l’allenatore della sua squadra di giacchette nere. Squadra giovane. "Sarò allenatore e preparatore, perché i 90’ della partita sono solo il risultato finale che prevede a monte un’attività molto importante, perché è il calcio moderno stesso che la pretende".

Compenso Collina, per fare il designatore-allenatore, guadagnerà 250mila euro lordi (contratto di una stagione) più altri 250mila, pressappoco, sempre lordi, per un’altro contratto che prevede iniziative per lo sfruttamento dell’immagine del designatore. "La mia squadra è molto giovane, dell’età media di 34 anni, anche un po' inesperta visto che circa 20 arbitri sono arrivati negli ultimi tre anni e in 6 non hanno mai arbitrato nemmeno in serie B". Dialogo e trasparenza. Collina ha ribadito che non avrà bisogno di cambiare molto, nemmeno in termini di comunicazione, "perché molto è stato già fatto dallo scorso anno". Ovvero, da quando alla presidenza dell’Aia c’é Gussoni. "Con le lezioni e gli incontri di Coverciano con gli arbitri, aperti anche ai giornalisti, è stato dato un segnale che ripeteremo in futuro" ha detto Collina.

Nuovo metodo "Dal dialogo e dalla trasparenza nascono sempre cose positive, basta solo che le parti vogliano questo". Collina non si sente il "salvatore della patria", sa che l’attesa intorno a lui è grande, ma garantisce "il massimo dell’impegno per confermare queste attese". Nessun miracolo.

Se Collina non si sente il "salvatore", Gussoni non ha intenzione di caricare il nuovo designatore di pesi ulteriori: "Lui è con me dal mese di gennaio, ho apprezzato certamente i primi risultati, ma bisogna dargli tempo, non ci possiamo aspettare un miracolo. Ci si affida alla preparazione, non al caso".

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