Valeria Arnaldi
Altro che Quaresima. Ad essere «magra», questanno, sarà la Pasqua. Almeno a giudicare dagli scaffali di alimentari e supermercati, stracolmi di uova e colombe rimaste invendute. Sembra proprio che i romani, infatti, abbiano deciso di dare un taglio drastico alle spese superflue, cominciando da golosità e tradizioni. Per evitare le giacenze, in questi giorni ai commercianti non è rimasto che cercare di correre ai ripari, proponendo sconti e promozioni già prima della festa.
Dal piccolo negozio di quartiere al grande centro commerciale, è un susseguirsi di offerte, «pacchetti» che abbinano più prodotti e «3x2», che non riguardano solo le marche poco conosciute, ma anche quelle più note, quotidianamente pubblicizzate in televisione. I saldi di Pasqua, decisamente inattesi, sono, peraltro, piuttosto consistenti. Sulle uova di cioccolato, gli sconti vanno dal 40 al 60%. Secondo le stime di diverse associazioni di consumatori la spesa media per un uovo, si sarebbe dovuta aggirare intorno agli 8,50 euro. Una previsione che non trova riscontro, però, nella realtà del mercato. Con una cifra media di 5 euro si possono acquistare, infatti, 3 uova di cioccolato fondente (di qualità non eccelsa naturalmente) da 250 grammi luna o 2 da 500 grammi. Il risparmio si fa più evidente confrontando i prezzi scontati delle uova con quelli - interi - di altri prodotti similari. Per un uovo di media grandezza, decorato con scritte e disegni di zucchero colorato, occorrono 9 euro. Sconti consistenti anche sulle colombe. Il dolce tradizionale, con i canditi e la copertura di zucchero e mandorle intere da 9 euro scende a 4.
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