Tre appuntamenti in cartellone e due differenti location, la prima nella splendida cornice dei parchi di Nervi a Genova e la seconda nell'altrettanto bellissimo e suggestivo paese di Apricale. Ieri mattina in Regione l'assessore Fabio Morchio insieme a Tonino Conte e agli altri organizzatori, ha presentato il calendario della stagione estiva 2009 del Teatro della Tosse. La fucina artistica di Stradone Sant'Agostino a luglio e agosto diventa così itinerante portando in giro per la nostra regione alcune delle sue migliori produzioni. Niente sedie o poltroncine per il pubblico. Come un grande luna park o carillon teatrale, gli attori, collocati nelle loro postazioni, sugli spalti, nei prati, nelle celle di pietra, ripetono le loro storie agli spettatori che a piccoli gruppi si accostano per ascoltarle.
Si comincia con i Parchi di Nervi a Genova giovedì 2 luglio con la messa in scena, fino a domenica 26 luglio, dello spettacolo intitolato «Se una sera d'estate mangiafuoco incontra Re Lear ovvero i Cattivi a Teatro». Il testo, firmato da Tonino Conte e dai suoi collaboratori e amici, fa coesistere in scena alcuni dei più seducenti e famosi cattivi del teatro, da Mangiafuoco a lady Macbeth, Medea, il Diavolo, Shylock. A condurre il pubblico alla conoscenza delle storie e alla ricerca dei motivi della loro cattiveria è il professor Lambroso, padre della moderna criminologia, che tenterà di rispondere alla domanda che ha caratterizzato gli studi di tutta la sua vita. In sostanza, cattivi si nasce o si diventa? Nel corso degli anni hanno cercato di trovare una risposta studiosi di psicologia, sociologia e appunto criminologia. Quel che è certo è che il lato oscuro esercita da sempre un fascino particolare su tutti gli individui, a volte in modo perverso, altre in maniera irrazionale o magari soltanto dettato dal desiderio di esorcizzare antiche paure o semplicemente di capire meglio.
Da Nervi a Apricale. Nel ponente ligure si parte il 3 agosto con un omaggio al cantautore genovese Fabrizio De André intitolato «Volta la carta». Si tratta di uno spettacolo per bambini che ha debuttato con grande successo la scorsa primavera a Genova e che racconta il cantastorie attraverso le voci di attori, musicisti e burattini. Non si tratta soltanto di un tributo a Faber nel decennale della sua morte, ma di un omaggio alla città di Genova. Un viaggio poetico che racconta, con l'aiuto delle canzoni, il capoluogo ligure degli anni Sessanta, soprattutto i suoi vicoli del centro storico così differenti da quelli di oggi. E sarebbe interessante sapere cosa Faber ne penserebbe e come coglierebbe queste abissali differenze.
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