Autostrade, scoppia il caso pedaggi

Emendamento per alzare i prezzi dei ticket ritirato dopo le polemiche. Il pasticcio della maggioranza

Autostrade, scoppia il caso pedaggi
00:00 00:00

La maggioranza sbanda sui pedaggi autostradali. Si riaccende la tensione tra Lega e Fratelli d’Italia. Il caso si apre e chiude nel giro di due ore. Resta però lo strascico di uno sgambetto inaspettato.
La miccia è un emendamento, presentato dai relatori di maggioranza al Dl Infrastrutture all’esame delle commissioni della Camera, che prevedeva l’aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio A e B e a 1 millesimo di euro a chilometro per le classi di pedaggio 3, 4 e 5 a partire dal primo agosto. Una norma che sarebbe stata concordata (a quanto trapela da fonti leghiste) da tutte le forze di maggioranza. Nello specifico, per la tratta Roma-Firenze, il contributo richiesto sarebbe stato di 26 centesimi di euro complessivi sia per i veicoli leggeri che per quelli pesanti. Per la tratta Milano-Napoli, 76 centesimi di euro. L’obiettivo era il finanziamento degli oneri di gestione e manutenzione dei 32.500 km di strade ex provinciali ora statali in gestione ad Anas.

A far fibrillare la maggioranza sarebbe stata la reazione di Fratelli d’Italia, che con una velina avrebbe manifestato la propria contrarierà all’emendamento. Una posizione che avrebbe spiazzato la Lega. Infatti, dal Carroccio mentre consideravano prevedibili le reazioni della sinistra sarebbero rimasti sorpresi da quelle di Fdi. Puntuali le opposizioni hanno iniziato il bombardamento contro l’emendamento, che poi il vicepremier Matteo Salvini ha deciso di ritirare. In serata, i due relatori di maggioranza, Antonio Baldelli e Massimo Milani, confermano lo stop: «Non ci sogneremo mai di portare avanti un emendamento non condiviso dal ministro». Intervengono nella girandola delle dichiarazioni tutti i leader. Elly Schlein: «Oggi il governo aumenta i pedaggi imponendo una nuova tassa a chi va in vacanza ad agosto. Noi ci stiamo opponendo in parlamento. Giorgia Meloni ha cambiato idea pure su questo. La coerenza, questa sconosciuta».

Giuseppe Conte rilancia: «Altro colpaccio della maggioranza Meloni-Salvini-Tajani: hanno proposto l’aumento dei pedaggi in autostrada dal primo agosto, così aggiungiamo un altro po’ di carovita per le vacanze (a chi se le può permettere). Però le tasse le stanno tagliando: ai colossi miliardari del Web degli Stati Uniti e alle banche che hanno collezionato extraprofitti. Stiamo dando subito battaglia in Parlamento per fermare questo ulteriore aumento. Basta». Matteo Renzi non si sottrae: «No, Giorgia! Neanche voi siete con voi. Siete imbarazzanti, ogni giorno peggio. Basta scaricare sui cittadini il peso dei favori nei confronti dei concessionari delle autostrade! Siete con noi?». Il caso è aperto. La maggioranza è sotto attacco. La situazione sfugge di mano quando trapela la contrarierà di Fdi all’emendamento. A quel punto la Lega è su tutte le furie. Si rischia l’incidente. Matteo Salvini è a 10mila metri sopra l’Azerbaigian, diretto in Giappone per una missione istituzionale che lo terrà lontano dall’Italia fino al prossimo weekend.

Ma se la linea delle opposizioni era scontata, ben più sorprendente (per Salvini) è stata la reazione di «fonti di Fdi» che hanno manifestato irritazione per il provvedimento. A quel punto Salvini, connesso con il wifi dell’aereo, ha sentito i suoi e ha manifestato la propria sorpresa (eufemismo) a Giorgia Meloni. «O siamo una maggioranza, o non lo siamo» ha poi detto Salvini ai suoi.

E ha dato il via libera al comunicato che annuncia lo stop all’emendamento, non prima di averlo anticipato alla premier. «Ora saranno altri a dover recuperare i fondi» ha detto Salvini. Il caso rientra.
Resta lo strappo (poi ricucito) tra i due alleati. Stavolta Fi resta alla finestra.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica