Coltelli per Silvio, minacce al "Giornale"

Un uomo armato cerca di avvicinare Berlusconi; un altro spedisce a noi una busta contenente una misteriosa polvere bianca che scatena un putiferio. Verranno considerati «matti», come Tartaglia. Ma sono figli di questo clima

Vabbè. Tartaglia è un matto isolato. Questo il commento dopo che Silvio Berlusconi fu colpito in Piazza Duomo con una miniatura della cattedrale. E tutti abbiamo finito di crederci nonostante, quella sera, il matto non fosse assolutamente isolato bensì in compagnia di vari contestatori urlanti. Ieri davanti a Palazzo Grazioli, residenza romana del premier, è stato beccato dalle Forze dell’ordine un Tizio poco raccomandabile: aveva in tasca addirittura quattro coltelli (troppi per uno che di mestiere li lancia al circo per divertire i bambini) e pretendeva di fare due chiacchiere col Cavaliere consegnandogli una poesia scritta da lui medesimo. Ovviamente è stato impacchettato e vedremo di chi si tratta. Ma immaginiamo che lo stravagante signore sarà pure catalogato alla voce: «matti isolati». E fanno due.
Non è finita. Ancora ieri una busta indirizzata a me è stata erroneamente recapitata alla Banca Nazionale del lavoro (Bnl) di via Dante, Milano.

Chi l’ha ricevuta, non avendo badato che sopra stava scritto il mio nome, l’ha aperta ed è rimasto di stucco: conteneva una strana polverina...

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