La commedia infinita di Maicon e Balotelli

Caliendo infuriato con il Real Madrid: "Gioca sporco". Raiola torna in Italia: vuole troppi soldi per l'ingaggio di Supermario. Juve molto attiva sul mercato: cerca Burdisso e spera di pagarlo con la cessione di Tiago. La Roma su Barzagli

La commedia infinita  
di Maicon e Balotelli

Hanno devastato il mondo con la loro voglia di trasferire il giocatore, l’Inter si è trovata d’accordo e adesso proprio i due procuratori di Balotelli e Maicon si trovano davanti a una situazione senza uscita: o accettano l’accordo economico che la società acquirente detta, oppure ciccia. Raiola respinto con perdite da quelli del City, Caliendo in crisi d’identità con il Real, Balotelli e Maicon stesso destino.
Mario Balotelli, almeno per il momento, resta un giocatore dell’Inter, il contatto fra l’agente del giocatore e il Manchester City non ha prodotto risultati, Raiola è rientrato in Italia, le parti si incontreranno nei prossimi giorni per trovare una soluzione visto che ormai l’Inter non ha più intenzione di trattenere il giocatore, separato in America dal resto del gruppo.

Da psicanalisi la situazione di Maicon, il Madrid raggiunge l’accordo con lo Stoccarda per il centrocampista della nazionale tedesca Sami Khedira, e Antonio Caliendo, procuratore del brasiliano, perde il controllo. Un battito d’ali di una farfalla a New York è uno tsunami nel Pacifico, ci siamo: «Qui qualcuno gioca sporco», ha dichiarato il procuratore. Addirittura, e con chi ce l’ha?

Il Madrid vuole veramente il terzino destro più forte del mondo? Caliendo carica: «Con il Real la trattativa è poco chiara, loro spendono grosse cifre per giocatori meno importanti e sottovalutano un numero uno nel suo ruolo. Penso sia sul mercato ma non conosco la volontà dell’Inter. Il club spagnolo spende decine e decine di milioni poi si attacca a un milione per Maicon, c’è qualcosa che non mi quadra». E sulla richiesta d’ingaggio di sette milioni netti a stagione, Caliendo ha una risposta pronta: «Al Madrid c’è gente che ne prende anche 12 all’anno, lui è stato un grandissimo investimento per l’Inter ed è giusto che l’Inter faccia il suo prezzo, ma il comportamento del Madrid mi sorprende. Il City è stato il primo club a chiedermi Maicon, Mancini conosce il valore del giocatore, il Madrid no, anche se la squadra spagnola resta la prima opzione ed è sempre davanti».

È una storia bellissima con tutti i personaggi che recitano benissimo la loro parte. Josè Mourinho chiama Maicon ogni giorno, ha capito che Florentino Perez oltre una cifra non va, sia per il cartellino, sia per l’ingaggio, e solo la volontà del giocatore può smuovere la trattativa. Ma alle dieci e mezza di mercoledì sera, Maicon ha raggiunto la squadra che lo sta stipendiando a Philadelphia in compagnia di Julio Cesar e Lucio, delega al padre le sue volontà: «Mio figlio vuole solo il Real Madrid», e oltre non si sente di spingere perché il futuro è incerto e all’Inter di Moratti è sempre meglio non girare le spalle. Qui lo stipendio arriva regolare e un ritocco dell’ingaggio dopo i successi della scorsa stagione è quasi scontato.

E poi se Maicon ha così tanta smania di riabbracciare Mourinho, non si capisce perché si fermi davanti a un ingaggio comunque sontuoso. Oppure c’è dell’altro, per esempio il suo procuratore che ha già pronta l’alternativa da offrire in quel ruolo. L’Inter terrebbe sotto osservazione Jonathan Cícero Moreira prodotto del vivaio del Cruzeiro, classe ’86, agile più che fisico, valutazione 5 milioni, ininfluente il fatto che abbia appena rinnovato il suo contratto. Anche Diego Macedo è un potenziale erede, gioca nell’Atletico Mineiro, 23 anni, 3,5 milioni per il cartellino, ininfluente che abbia appena rinnovato il contratto, classe, dribbling, ma anche lui lontano dall’imponenza di Maicon, pagato ai tempi 6 milioni al Monaco. E allora ecco che Caliendo è tornato alla carica con Matias Aguirregaray che ha in procura con l’ex juventino Paolo Montero. Il giocatore costa, non è fisicamente eccelso, e non si sa quanto Moratti abbia intenzione di continuare ad avere rapporti con Caliendo, Raiola insegna.

L’erede di Maicon non esiste, non c’è un solo attore di questa commedia che abbia certezze, eppure tutti danno per certo l’addio del brasiliano. Comunque Perez per Khedira sgancia una quindicina di milioni, per Thiago Silva ne ha offerti 25, ha un buco economico, spende, e Caliendo schiatta d’invidia. Ha ragione Michael Landrup, allenatore del Maiorca, che ha chiesto a Platini se le regole valgono per tutti: con 85 milioni di debito il suo club viene estromesso dall’Europa League, il Barcellona con 442 milioni cerca Fabregas.

E se perfino Roman Abramovich ha smesso di staccare assegni ci sarà una ragione: «Sono arrivato io e non spende più - ha scoperto Ancelotti -. Adesso si è calmato, Balotelli non l’ha preso perché costava troppo e il nostro miglior acquisto è il recupero di Essien».


Dai buchi ai possibili affari: la Juventus pesante su Burdisso spera di pagarlo con la cessione di Tiago all’Atletico di Madrid, 7,5 milioni. La Roma costretta ai ripari ha preso contatti con il Wolfsburg per Andrea Barzagli che non rientra nei programmi del club.

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