La richiesta numero uno ha sempre lo stesso nome, complesso ma irrinunciabile: sussidiarietà. E tra valore e creatività, iniziativa e impresa, la Compagnia delle Opere pronuncia il suo sì al governo Monti. I «segnali importanti e promettenti» che secondo la Compagnia delle Opere arrivano dal nuovo governo guidato da Mario Monti sono numerosi: la prospettata riforma del sistema fiscale, lintenzione di far ripartire gli investimenti pubblici nelle infrastrutture, sburocratizzare la pubblica amministrazione e accelerare i pagamenti alle imprese, il porre come priorità la formazione e lintroduzione dei giovani nel mondo del lavoro.
«Noi - afferma il presidente della Cdo, Bernhard Scholz, che ieri ha parlato allassemblea generale dellassociazione imprenditoriale al Centro Congressi MiCo - siamo pronti a dialogare con gli esponenti del governo Monti su tutti temi e su tutte le questioni dove siamo in grado di dare un nostro contributo. Faremo le nostre proposte dove pensiamo possano essere utili per tutto il Paese. Lunica cosa che ci interessa è che lItalia torni a vivere allaltezza della sua vocazione storica: realizzare e promuovere una civiltà basata sul valore e sullimpeto creativo della persona».
In particolare, ha sottolineato ancora Scholz, «chiediamo una sussidiarietà vera che non utilizzi liniziativa dei singoli e dei corpi intermedi come tappabuchi, ma li riconosca come realtà essenziali alla vita della società. Vogliamo lasciarci alle spalle un dirigismo statale e un assistenzialismo sociale con tutta la burocrazia e tutti i costi che comporta».
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