Il Comune fa partire il restauro di 27 edifici scolastici

De Corato: «Mancano solo sette strutture, a fine 2006 l’emergenza amianto sarà soltanto un ricordo»

Andrea Fontana

Ventisette nuovi cantieri scolastici pronti a partire entro la fine dell’anno: un investimento di oltre 88 milioni di euro per manutenzioni straordinarie, impianti antincendio, lavori per ottenere l’idoneità statica degli edifici. Istituti come le elementari di piazza Da Vinci o le materne di via Simone Martini, la media di piazza Axum e l’asilo nido di via Bordello.
Lo annuncia nel primo giorno di lezioni il vicesindaco Riccardo De Corato, inaugurando le scuole di via Casati appena rimesse a nuovo e riconsegnate ai 500 studenti, di cui il 20 per cento stranieri, che da oggi ne affollano i corridoi, festeggiando la riapertura con scritte in gesso colorato sulle lavagne: «Bentornati in via Casati». Lavori iniziati nel novembre scorso con fine prevista nel 2006: cantiere chiuso in anticipo e bambini in grembiulino già in fila per il primo giorno di lezioni, anche se per 150 delle medie le lezioni saranno ancora in trasferta fino a maggio. «La scuola è una priorità e lo stiamo dimostrando in modo concreto - esordisce De Corato -. Il Comune ha finanziato dal ’97 ad oggi progetti di manutenzione straordinaria per 325 milioni di euro».
In testa agli interventi urgenti l’emergenza amianto, che dal 2006 dovrebbe essere solo un ricordo a Milano. Un’operazione avviata cinque anni fa su 133 edifici scolastici, che ha richiesto lo spostamento di quattromila bambini solo nello scorso anno e che ha portato fino ad ora alla bonifica di 126 istituti per una spesa di 25 milioni di euro, «ma sulle altre sette scuole - assicura il numero due di Palazzo Marino - gli interventi saranno realizzati entro il 2006».
A seguire i lavori di altra portata: messa in sicurezza e abbattimento delle barriere architettoniche ad esempio, già avvenuto per 96 istituti su 186 in cui l’accesso per gli alunni disabili era un percorso ad ostacoli.

Opere che in certi casi richiedono il trasferimento degli studenti in altre sedi, come è avvenuto per via Casati: «Quest’anno i trasferimenti complessivi hanno interessato dieci o undici istituti - spiega l’assessore all’Istruzione Bruno Simini - più altri interventi: in totale abbiamo sistemato 40-50 scuole».

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