Un giro al parco lo fanno tutti, a passeggio o di corsa, grandi e piccini, fidanzati che tubano e palestrati che vogliono tenersi in forma. A Genova, invece, un giro al parco lo farebbero tutti, molto volentieri, ma non possono. Per via dello stato di salute dei parchi: un disastro. A cominciare dai Parchi di Nervi, piante rare e viali alberati, roseti e scoiattoli. Un tempo, tanto tempo fa. Oggi, le piante rare sono insidiate dalla gramigna, i vialetti hanno più buche di un formaggio svizzero, gli scoiattoli sono in lotta continua con la popolazione murina (leggere: topi da fogna). In compenso, le transenne si moltiplicano a vista docchio, e segnalano cantieri infiniti, nel tempo e qualche volta anche nello spazio, senza che si capisca perché i lavori partono ma non finiscono mai. «Una situazione insostenibile - tuona Raffaella Della Bianca, Pdl, capogruppo in consiglio comunale - nonostante ci siano precise competenze attribuite dal sindaco Marta Vincenzi in materia di parchi e giardini. Una delega speciale è stata addirittura attribuita al consigliere Arcadio Nacini, senza contare, inoltre, il ruolo dellassessore Roberta Morgano che si occupa di qualità urbana». Risultato: il degrado totale.
«E non ci si può nemmeno riferire - attacca ancora Raffaella Della Bianca - al solito ritornello della mancanza di fondi. Ci sono milioni di euro, ancora risalenti ai fondi per le celebrazioni colombiane, che si sono riversati e tuttora si riversano sui parchi, ma non si sa dove vadano a finire, visto lo scenario in qualche caso apocalittico delle strutture». Proprio per andare a fondo nella questione e capire cosa stia succedendo, lingegner Della Bianca ha chiesto lumi a Nacini - «ma lui mi ha risposto che la giunta non gli dà ascolto» -, poi si è rivolta con uninterrogazione ai presidenti delle commissioni Bilancio e Tributi (Guido Grillo) e Cultura e Promozione della città (Giorgio Jester) per tentare di sbrogliare la matassa. «I parchi cittadini, e quindi non solo Nervi, ma anche, ad esempio, Villa Duchessa di Galliera a Voltri e Villa Pallavicini a Pegli, per non parlare di Villetta Di Negro - snocciola lelenco Raffaella Della Bianca - sono ridotti malissimo. Ma è anche vero che rappresentano un patrimonio ambientale e culturale per lintera città. E ora dobbiamo constatare che, nonostante alcuni interventi fatti nel 2003 in preparazione del 2004, anno di Genova capitale europea della cultura, a tuttoggi la situazione è particolarmente critica e compromette seriamente tale importante dotazione. Senza un minimo di strategia o programma». Non basta: la giunta Vincenzi «risulta indisponibile, nonostante le ripetute richieste, ad affrontare una discussione approfondita su come rimediare a questa situazione». Non resta, secondo Raffaella Della Bianca, che «la convocazione urgente delle due commissioni, in riunione congiunta». Per cercare, innanzi tutto, di capirci qualcosa.
«Il Comune manda in rovina il patrimonio verde della città»
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