Il Comune studia come farsi una nuova Ici su misura

Non sarà l'Ici. Ma a pensarci bene, un po' le assomiglia. È la «tassa di scopo». Un'opzione che i comuni potranno applicare, qualora dovesse entrare in vigore la riforma del federalismo fiscale. Così quello di Genova, per non farsi trovare impreparato, ci pensa già adesso. Per ora si tratta solo di un'ipotesi. Parte del patrimonio abitativo del Comune, che è da ristrutturare, rischia di restare inutilizzato senza i fondi Ici, «Così - spiega Maria Rosa Biggi, presidentessa della commissione politiche abitative - potremmo valutare l'opportunità di inserire una tassa di scopo per rientrare dei fondi venuti a mancare».
Sarebbero infatti più di trecento gli appartamenti del Comune da ristrutturare. Che, una volta sistemati, potrebbero essere utilizzati per ridurre le lunghissime liste d'attesa. «Ma suona più che altro come una scusa - dice Alessio Piana, Lega Nord - Il problema degli alloggi comunali si trascina da anni, non di certo da quando è stata abolita la tassa sugli immobili». Resta in sospeso anche la questione relativa alla revisione del regolamento per l'assegnazione degli alloggi popolari. Nel gennaio 2008 la minoranza ha presentato una mozione «urgente» con cui si impegnava sindaco e giunta a convocare (entro tre mesi) una commissione specifica sul regolamento. In consiglio se n'è discusso a maggio.

E, a ottobre, ancora nulla è stato fatto. L'assessore alla Casa del Comune di Genova, Bruno Pastorino, ha assicurato che la commissione si farà. Ovviamente «a breve». E la nuova tassa? La «pietra» è stata lanciata quasi a margine della seduta di commissione.

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