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Il Concorso d’eleganza tra le auto più belle che hanno fatto la storia

Il Concorso d’eleganza tra le auto più belle che hanno fatto la storia

Il Concorso d’eleganza di Villa d'Este, dopo il successo dello scorso anno, ripropone per il 2012 la formula che prevede l’apertura al pubblico anche al sabato, e quindi già da oggi, nel Parco di Villa Erba, a Cernobbio, sarà possibile ammirare i capolavori, a due e quattro ruote motrici, che dal 1929 la rassegna fa sfilare nell'incantevole scenario del Lago di Como. Il Concours, oggi considerato fra gli eventi più ricchi ed esclusivi nel mondo delle auto storiche, ha attraversato, nella sua storia, momenti difficili, fino alla rinascita della fine degli anni ’90, quando la storica manifestazione incontra Bmw Group con la quale nasce una collaborazione che da allora non si è mai interrotta.
Il successo dipende dal fatto che si tratta di un sodalizio, e non di una sponsorizzazione, che ha permesso, anno dopo anno, di arricchire il programma dell'evento, prima con una partecipazione sempre più numerosa di concept-car (naturalmente molto speciali come speciali sono le fuoriserie d’epoca) dotate di un loro specifico contest, poi con l’inserimento delle moto, nel 2011, e quest’anno con il debutto delle microcar. «Ma tutto questo - come ha precisato Karl Baumer, direttore di Bmw Group Classic e presidente del Concorso d’eleganza - preservando l’atmosfera esclusiva da condividere però con un pubblico più vasto», spirito condiviso da Jean-Marc Droulers del Grand Hotel Villa d’Este che del Concours è lo storico autentico motore. Un’altra novità dell’edizione 2012 è l'arrivo di un nuovo partner, il prestigioso marchio dell’orologeria A. Lange & Söhne, un importante contributo all’evoluzione del Concorso perché si tratta, come ha sottolineato Baumer, «di un marchio che è sinonimo di design elegante, creatività tecnica e perfezione artigianale», doti che sono comuni alle auto che sfilano in concorso e agli avveniristici concept riuniti all’insegna della tradizione che plasma il futuro.
La maison d’orologi assegnerà al vincitore del titolo «Best of Show» (il premio più importante del Concorso) un esclusivo modello del Lange 1Time Zone. Anche quest’anno non sarà facile il lavoro della giuria presieduta da Lorenzo Ramaciotti, direttore design di Fiat Group, e della quale fanno parte, tra gli altri, Patrick le Quément, già responsabile design di Renault, Ian Cameron, design director di Rolls-Royce, e Stefano Pasini, oftalmologo, giornalista e autore di libri su prestigiosi brand automobilistici.
Sono 104 le vetture iscritte al concorso, suddivise in nove categorie, che verranno esposte nella giornata di domenica. Tra queste spiccheranno una Ferrari Gto Berlinetta Scaglietti del 1962 (arriva dagli Usa), un Aston Martin Dbr1 del ’59 (guidata da Trintignat e Frère giunse seconda quell’anno alla 24 Ore di Le Mans) e una Fiat Abarth 500 Zagato Coupé, classe 1957, uno dei soli cinque esemplari prodotti. Ben rappresentata è la Bmw dalla perfetta 335 Cabriolet Sport del 1939 (unico esemplare prodotto di questa versione) dell’italiano Davide Pezzo, concessionario Bmw e attento restauratore dei capolavori del passato della casa di Monaco. La più anziana in gara è una Rolls-Royce Silver Ghost del 1922, la più giovane una Lamborghini Countach del 1975. Il gruppo delle concept-car è capitanato (anche se, seguendo la tradizione, è fuori concorso) dalla prima concept in assoluto di Bmw, la «Turbo» del 1972 progettata da Paul Bracq, dalla quale non è mai stato derivato un modello di serie, ma che ha influenzato profondamente vetture molto speciali come, per esempio, la M1 del 1978. Il vincitore tra i concept, eletto con i voti del pubblico, sarà scelto tra la Ford Evos (summa della global car secondo Dearborn), la croata Riamac Concept One, supersportiva elettrica, la Rinspeed Dock+Go, auto modulare del geniale Frank Rinderknecht, la Stile Bertone Jaguar B99, la Giugiaro Brivido dell'Italdesign, la pluripremiata Pininfarina Cambiano, la rivoluzionaria Lexus Lf-Lc e l’Alfa Romeo 4 Concept, un’Alfa a ruote motrici posteriori. A metà strada tra le due e le quattro ruote una speciale categoria di veicoli attende quest'anno, per la prima volta, i visitatori nel parco di Villa Erba dove sono infatti esposte 30 tra microcar e bubble car.


Apparentemente distanti anni luce dai gioielli che dominano la scena del Concorso, queste vetturette sono comunque uno dei modi in cui si esprime la passione per l’auto e hanno un’illustre progenitrice, la Bmw Isetta, monocilindrica del 1955 che percorreva più di 30 km con un litro di benzina, anche lei in passerella al concorso.

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