Cronache

Concorso presepi Ingegno e fantasia alla scuola Padre Assarotti

Pasta, riso, mais e legumi. Ma anche scatoline di yogurt, rotoli di carta igienica, punte di forchette, bicchierini di plastica, scatole di succhi di frutta e bastoncini in legno per spiedini. Insomma i bambini della scuola paritaria dell'infanzia ed elementare «Padre Ottavio Assarotti» non si sono fatti mancare proprio nulla per costruire i sette presepi esposti nell'istituto, e premiati ieri nell'Aula Magna della società Iride. Gli spaghetti sono così serviti per il tetto della capanna mentre i tortiglioni sono diventati colorati tronchi di alberi. Una grande festa per la seconda edizione della «Mostra concorsi presepi» che ha coinvolto 160 alunni ma anche insegnanti, genitori, nonni, volontari e personale scolastico. Concorso che ha avuto quest'anno la super-visione di due giurie: quella esterna e quella dei visitatori adulti.
«I bambini protagonisti dell'iniziativa hanno lavorato con fortissimo entusiasmo - ha spiegato Argeo Viscardi, presidente della Fondazione Padre Assarotti, l'ente che gestisce la scuola -. Sono diventati tifosi dei loro presepi, fino al punto di convincere i vicini di casa a venire in istituto per votare i loro lavori. Insomma, non è stato un compito ma un gioco, e uno strumento utile per ricordare il significato del vero Natale, quale evento straordinario».
A conquistare il primo premio, i bambini della classe prima e quinta, che hanno vinto un pianoforte digitale offerto dalla società Iride, e una coppa donata dalla «Fondazione Genoa 1893»; sono stati poi distribuiti calendari, libri, coppe, targhe, magliette e materiale di cancelleria a tutti gli altri partecipanti. C'è stato anche un premio speciale a nonno Gigi, quale angelo custode della struttura, che tutto riesce a riparare.
Particolarmente soddisfatto si è detto il vescovo di Genova Luigi Palletti: «Il presepe rappresenta un'importante iniziativa sia per credenti e sia per tutti gli uomini di buona volontà. È segno della memoria di fede che dobbiamo ricevere, custodire e trasferire».


Parole di elogio anche da parte del presidente del Municipio Centro Est Aldo Siri, che ha commentato: «Questa iniziativa rappresenta voglia e capacità di comunicare antichi valori importanti nella formazione dei giovani».

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