Cronache

«Condannate Tursi, non cura gli stranieri»

Piero Pizzillo

Da parte di Tursi scarsa sensibilità per l’assistenza sanitaria degli immigrati, privi di tutela in quanto irregolari. Il pesante «j’accuse» proviene dalla Croce Rossa Italiana, sezione Genova, che dopo aver pazientato un anno ha deciso di trascinare il Comune in giudizio, con una citazione di richiesta danni, presentata in via d’urgenza al tribunale civile tramite l’avvocato dello Stato Giuseppe Novaresi. La vicenda è quella del «Poliambulatorio per migranti» di via Foscolo 2, la prima struttura del genere in Italia, istituita nel 1973, che sino a luglio del 2004 ha garantito agli irregolari l’assistenza sanitaria, farmaceutica e sociale nei locali avuti «in concessione a uso sociale» dal Comune. Il 6 luglio 2004, a causa di infiltrazioni d’acqua provenienti dal sovrastante esercizio commerciale «Sopra via Venti», di proprietà Spim, è crollato il soffitto, con allagamento dei locali e conseguente interruzione del servizio ambulatoriale. Lo stesso giorno l’immobile è stato dichiarato inagibile. La Croce rossa ha chiesto a Spim e al gestore il risarcimento danni subiti da locali e attrezzature mediche, ma nessuno ha pagato le somme necessarie. Nel frattempo è stato chiesto al Comune di trovare una sede provvisoria per il Poliambulatorio e di effettuare i lavori per rimettere a posto i locali. «Nonostante l’impegno formale del Comune - è scritto nel ricorso - nulla è stato fatto sino a oggi». Da qui l’esigenza di ricorrere al tribunale perché «condanni solidarmente o alternativamente il Comune, la Spim e il gestore a ripristinare i locali e a pagare i danni patrimoniali e non.

Anche in riferimento alla situazione di emergenza e pericolo che migliaia di irregolari, privi del trattamento sanitario devono affrontare».

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