Milano - "Alla luce della vicenda Telecom, l'italianità di Mediaset aumenta ancora il suo valore e Mediaset diventa in modo del tutto naturale un interlocutore di chi ha a cuore la salvaguardia del sistema". Usa queste parole, nel suo intervento di apertura dell'assemblea Mediaset, il presidente Fedele Confalonieri, dopo aver ribadito che "Mediaset è l'unica azienda del settore della comunicazione che ha due caratteristiche forti: è in ottima salute ed è italiana".
Mutata la considerazione della politica verso l'azienda Confalonieri osserva con soddisfazione che è mutata la considerazione del mondo politico verso l'azienda: "al di là degli sviluppi della vicenda Telecom, io qui vedo una sensibile maturazione del ceto politico e anche di certa sinistra in particolare. Tramonta - ha sottolineato il presidente - l'era della demonizzazione della tv berlusconiana e commerciale e finalmente si riprende a parlare di una azienda che funziona e che può per questo dare molto al paese". Confalonieri, comunque, mette in guardia: "Il rischio politico resta alto".
"In parlamento prevarrà il buon senso" "Credo che in parlamento prevarranno il buon senso e il desiderio di fare leggi positive per il Paese". Ne è sicuro il presidente Mediaset, che riferendosi al ddl Gentiloni sul riassetto televisivo precisa: "È una legge che crea un danno alla sola Mediaset, senza con questo creare nuove opportunità per il mercato nè liberare risorse economiche per altri operatori. Se siamo stati considerati un campione nazionale adatto a dare un contributo rilevante per il riassetto delle telecomunicazioni in Italia è perchè siamo portatori di uno straordinario know how tecnologico e di una solida presa sul mondo dei contenuti".
"Il dupolio televisivo non esiste più" Secondo il presidente di Mediaset "questa legge nasce vecchia" perché ha come obiettivo "lo smantellamento di un duopolio televisivo che nella realtà non esiste più da tempo: basta scorrere ciò che noi e altri operatori abbiamo fatto in questi ultimi due anni per capire che è finito il tempo delle leggi che pretendono di fissare, di regolamentare in modo puntuale, di irrigidire ciò che invece si muove a grande velocità". "I politici non vivono sulla luna - ha aggiunto - non possono non vedere la distanza tra leggi dirigiste e frenanti e la realtà della comunicazione nella vita di ogni giorn". Più che alla politica, Confalonieri guarda però alle Authority. "Più che i parlamenti, che dovrebbero limitarsi a fissare solamente i principi e direttrici di sviluppo di carattere generale, sono le autorità di settore le vere protagoniste di questa fase - ha detto - perchè hanno la mentalità giusta per intervenire sulle dinamiche di settore partendo dalla realtà delle imprese, con azioni pragmatiche e tempestive".
"Telecom? È evidente che c'è interesse" "Non c'è nessun negoziato in corso, ma è evidente che c'è un interesse" per Telecom Italia. È evidente che Telecom Italia, come dicono gli americani, make sense". Il gruppo Mediaset non si tirerà indietro davanti alle opportunità che il mercato presenterà. "Noi, naturalmente continuiamo a fare il nostro lavoro di industriali della comunicazione. Resta fermo il nostro criterio - da industriali, non da raider finanziari - di valutare con grande senso di responsabilità ogni nuova azione imprenditoriale".
Confalonieri ha sottolineato che "per il nostro futuro abbiamo chiaro che non ci sarà settore della comunicazione ad alto potenziale di sviluppo che non vedrà Mediaset in posizione di protagonista". Allo stesso tempo "resta fermo il solido ancoraggio alla nostra base di televisione generalista commerciale gratutita, base che promette di dare grandi soddisfazioni ancora per molto tempo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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