Confartigianato Guerrini: «Ora concorrenza fra istituti»

«Il governo ha fatto la sua parte, le imprese hanno fatto la loro e ora tocca alle banche». Così Giorgio Guerrini, presidente di Confartigianato, sintetizza il senso dell’accordo tra Tesoro, Abi e imprese, di cui «siamo stati promotori e siamo soddisfatti perché dà un po’ d’ossigeno alle pmi». La stessa espressione usata dal ministro Tremonti: «Sì, perché ci sono timidi segnali di ripresa: ma tra settembre e fine anno sarà il momento più difficile, anche se noi imprenditori, nonostante i cali di fatturato, abbiamo mantenuto i livelli occupazionali, perché consideriamo il fattore umano il più prezioso». Quindi che cosa vi aspettate? «La cornice dell’accordo è fatta, ma non vorremmo che a settembre qualche collega allo sportello si senta dire “no”.

Quindi faremo accordi istituto per istituto per garantire il funzionamento dell’intesa. Poi contiamo sulla concorrenza: se una comincia, le altre seguono. Del resto le banche italiane sono solide, molto più di certi giganti stranieri dai piedi d’argilla: e i bilanci semestrali lo dimostrano».

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