
I punti chiave
- “Ho la coscienza pulita”
- Archie e Lilibet Diana presto a Londra?
- “Abbracci e lacrime”
- “Sono felice di ciò che sono”
- “Il supporto del pubblico britannico”
- Il ricordo di Diana
- I rimpianti di Harry
- “Mai lamentarsi, mai dare spiegazioni”
- Le vere intenzioni di Harry
- Lavorare di nuovo per la Corona?
- Frecciate alla royal family
Ancora una volta il principe Harry ha parlato della faida con la royal family in un’intervista, spiegando con decisione la sua prospettiva. Stavolta, però, i toni sono stati meno accesi, più concilianti e forse non è un caso. A ben guardare, infatti, le nuove dichiarazioni sono arrivate fra tre eventi importanti per il duca: il ritorno a Londra per partecipare a diversi impegni pubblici, l’incontro con Carlo III e il secondo viaggio in Ucraina, avvenuto, finora, senza polemiche. La pace con i Windsor non pare vicina, soprattutto per la presunta opposizione di William e Kate, ma l’impressione è che qualcosa stia lentamente cambiando nella vita pubblica e privata di Harry. Alcuni si spingono addirittura a ipotizzare la possibilità di un futuro, parziale ritorno del principe ai doveri reali.
“Ho la coscienza pulita”
Lo scorso 12 settembre, ha riportato la Bbc, il principe Harry ha iniziato la sua visita in Ucraina, invitato dal governo. Durante il viaggio ha rilasciato un’intervista al Guardian in cui ha voluto di nuovo chiarire le sue posizioni in merito alle incomprensioni con la royal family: “Ho la coscienza pulita”, ha detto il principe riguardo alle numerose dichiarazioni ostili nei confronti della Corona. In particolare Harry ha puntualizzato di non aver scritto il memoir Spare, pubblicato nel gennaio 2023, “per vendetta”, bensì per senso di “responsabilità”, allo scopo di fare “una serie di correzioni alle storie già raccontate. Era stato pubblicato un punto di vista che doveva essere rettificato”. Il principe non ritiene di essersi esposto in maniera inappropriata: “Non credo di aver lavato i panni sporchi in pubblico. Era un messaggio difficile, ma l’ho dato nella migliore maniera possibile”. Ha anche rivelato di aver chiesto un consiglio alla moglie Meghan, la quale gli ha suggerito che dire ”la verità è il modo più efficace di vivere”.
Archie e Lilibet Diana presto a Londra?
Nell’intervista il duca di Sussex ha ammesso di voler tornare in patria ancora molte volte e con i suoi figli. “Questa settimana ha reso più vicino” questo desiderio, un po’ più concreto di prima. Molto probabilmente questa frase è un modo indiretto per dire che l’incontro con Carlo III, avvenuto lo scorso 10 settembre, sarebbe stato proficuo, un primo passo verso la pace o, almeno, una tregua. Le variabili in gioco, infatti, sono diverse: non sappiamo quali siano le intenzioni di Meghan. Stando ai tabloid la duchessa non sarebbe affatto ansiosa di tornare a Londra e rivedere la famiglia del marito. Non è detto neppure che sia d’accordo a lasciar partire Archie e Lilibet Diana senza di lei. D’altra parte neppure la royal family sembra in trepidante attesa di rivedere Meghan (nello specifico, William e Kate non sarebbero neppure felici di ritrovarsi di fronte a Harry).
“Abbracci e lacrime”
Harry sarebbe pentito di alcune scelte fatte negli ultimi anni e vorrebbe rimediare. Prova ne sarebbe la lettera “scritta a mano”, ha riportato Us Weekly, che il principe avrebbe inviato al padre “all’inizio di quest’anno, esprimendo il desiderio di riallacciare i rapporti”. Non solo: durante l’incontro con il Re ci sarebbero stati “abbracci e lacrime” che farebbero pensare a un’atmosfera “sincera e positiva”. Sembrano lontani i tempi in cui Harry avrebbe preteso le scuse della royal family, senza accettare alcuna forma di compromesso e senza riconoscere la sua parte di colpa.
“Sono felice di ciò che sono”
Il fatto che Harry stia cercando di riconciliarsi con la famiglia reale non vuol dire che sia infelice negli Stati Uniti. Questa, ha lasciato intendere il principe, sarebbe una falsa narrazione dei media: “Ho sempre amato il Regno Unito e sempre lo amerò”, ha dichiarato con forza al Guardian. “È stato bello riavvicinarmi alle cause che mi stanno a cuore. Sono riuscito a trascorrere del tempo con persone che conosco da tanto tempo. È difficile farlo [vivendo] lontano”. Poi l’attacco ai media britannici: “Solo alcuni articoli della stampa parlano di me come se fossi triste, dicendo che non sorrido. Ciò arriva da persone che ritengono di sapere a cosa penso e come mi sento. Si sbagliano. Penso che parte della stampa britannica voglia credere che io sia infelice, ma non lo sono. Sono felice di ciò che sono e mi piace la vita che faccio”. Il principe ha poi ammesso di usare la boxe per “alleviare la sua frustrazione” e le inevitabili tensioni che tutti fronteggiano nella quotidianità.
“Il supporto del pubblico britannico”
Il principe Harry è convinto che ci sia una sorta di dislivello, una mancata corrispondenza tra ciò che la stampa scrive di lui e quel che, invece, pensa la gente: “Ho dovuto affrontare eventi snervanti negli ultimi quattro anni. C’è stata l’incertezza e lo stress della faida e la scoperta di alcune cose che mi hanno davvero, davvero ferito”, ma “ho sentito il supporto dei britannici. Anche ora, quando mi sento distrutto da certi membri della stampa britannica…alcuni articoli della stampa britannica hanno provato a parlare a nome della nazione. Penso che abbiano perso il contatto con la nazione riguardo a molte cose. Sperano di portare il pubblico dalla loro parte, ma credo che il pubblico britannico possa parlare per se stesso”.
Il ricordo di Diana
Infine non poteva mancare un riferimento a Lady Diana. Secondo Olga Rudnieva, fondatrice del Superhumans Trauma Centre di Leopoli, visitato dal principe in entrambi i suoi viaggi in Ucraina (il primo si è svolto nell’aprile di quest’anno), Harry avrebbe la stessa attitudine verso la vita degli ucraini: andare avanti facendo ciò in cui crede nel modo che ritiene più giusto. Ricordando questo commento nell’intervista al Guardian il principe ha chiosato: “Sai chi altri si comportava così? Mia madre”.
I rimpianti di Harry
“È chiaro che Harry si è pentito di alcune sue azioni”, ha affermato un insider al Daily Mail. “Vuole ricominciare con la sua famiglia e con il popolo britannico”. Il principe non può tornare indietro, ma starebbe tentando in ogni modo di ricucire lo strappo, pur rimanendo fedele alle sue convinzioni e alla sua nuova vita negli Usa. “È difficile che Harry torni a vivere in Gran Bretagna, ma questo potrebbe essere l’inizio di qualcosa che permetterà [a lui e alla royal family] di essere di nuovo una famiglia allargata”. Rimane, però, una domanda: lo scopo di Harry è davvero la pace con la famiglia, oppure dietro il suo atteggiamento calmo e conciliante c’è un’accurata strategia per rafforzare la sua immagine e diventare una specie di royal part-time?
“Mai lamentarsi, mai dare spiegazioni”
Stando a quanto riportato dal Times, infatti, il principe Harry sarebbe tornato a Londra con un piano preciso in mente, studiato con Meredith Maines, uno dei membri più importanti del suo staff. Fu lei a incontrare, lo scorso 9 luglio, il team di Carlo III nel club privato londinese Royal Over-Seas League (ROSL) per cercare un compromesso tra la royal family e i Sussex. La Maines avrebbe suggerito al duca di ammorbidire il suo comportamento spigoloso verso i parenti ed eliminare recriminazioni e lagne in pubblico, concentrandosi su ciò per cui è stato preparato a corte, per il suo ruolo di rappresentanza. È vero, Harry non lavora più per la Corona d’Inghilterra, ma sa svolgere il servizio pubblico, ne conosce tutti i segreti e i meccanismi. Finché è rimasto a Palazzo ha sempre portato avanti i suoi doveri in maniera dignitosa. Può continuare a impegnarsi per aiutare gli altri anche al di fuori della famiglia reale, usando gli insegnamenti che gli sono stati impartiti per anni. Così ha fatto durante l’ultimo viaggio in Ucraina, che si è svolto senza polemiche, contrariamente a quanto avvenuto per il primo, lo scorso aprile. Harry ha seguito alla lettere il motto dei Windsor “never complain, never explain” ("mai lamentarsi, mai dare spiegazioni"). Altra mossa furba è stata quella di rivelare subito al Guardian di essere stato invitato dal governo ucraino e dall’ente Superhumans. In questo modo Harry ha “messo le mani avanti”, come si dice, stroncando le eventuali critiche (soprattutto quelle inerenti alla questione della security) alla radice.
Le vere intenzioni di Harry
Durante i giorni trascorsi a Londra e in Ucraina Harry ha fatto ciò che avrebbe sempre dovuto fare, soprattutto dopo la Megxit: concentrarsi sul lavoro, avere un atteggiamento più conciliante, presentarsi come un principe che vuole fare qualcosa di concreto, come una persona determinata, realizzata nella vita. Lo scopo sarebbe non solo quello di evitare le polemiche che, alla fine, stancano anche il pubblico più tollerante, ma anche quello di rovesciare la narrativa dei tabloid, che dipingono un giovane uomo triste e svogliato, insoddisfatto delle sue scelte. Il fatto che possa esistere una strategia messa a punto con Meredith Maines non esclude la sincerità delle intenzioni del duca di Sussex verso la royal family. Anzi, potrebbe addirittura rafforzarle: Harry vorrebbe dimostrare a Carlo III e al principe William di essere cambiato, di essere più maturo.
Lavorare di nuovo per la Corona?
Tutto questo, però, non vuol dire che l’istituzione monarchica permetterà mai al principe di tornare a essere un working member al servizio della Corona. Né a tempo pieno, né part-time (ipotesi, quest’ultima, già esclusa categoricamente, al momento della Megxit, dalla regina Elisabetta). La possibilità di pace con la royal family e il lavoro per la monarchia sono due questioni distinte. La prima è più privata. La seconda, invece, è pubblica, non può prescindere dall’immagine della Corona e dalla volontà del popolo britannico. Il principe ha fatto una scelta molto chiara in merito a quest’ultima e difficilmente potrà tornare indietro. Il problema non è solo la reazione di William e Kate. Harry (insieme a Meghan) ha passato anni a criticare l’istituzione in cui è nato e cresciuto: tornarvi sarebbe contraddittorio e, forse, i cittadini britannici non accetterebbero volentieri la presenza, accanto al Re, di chi ha scosso la Corona alle fondamenta.
Frecciate alla royal family
La riconciliazione di Harry e Meghan con Carlo e William sembra un cammino ancora lungo e disseminato di ostacoli anche per un altro motivo: nell’intervista al Guardian il duca si è mostrato più conciliante e positivo, ma a ben vedere non avrebbe comunque risparmiato qualche piccola frecciata alla famiglia. Harry avrebbe posto in punti strategici della conversazione delle piccole spine molto appuntite, che magari non fanno dubitare del suo desiderio di riavvicinarsi alla famiglia per semplice affetto (non del tutto, almeno), ma ci farebbero capire che ci sono ancora opinioni e posizioni in assoluta antitesi, troppo estreme per giungere a un compromesso. Nell’intervista al Guardian Harry sostiene di avere la “coscienza pulita”: un modo neanche tanto indiretto per dire che i colpevoli, i cattivi sarebbero solo gli altri, cioè la famiglia e la stampa. Poi assicura di non aver scritto Spare “per vendetta”: purtroppo sembrerebbe proprio il contrario, sia a causa delle rivelazioni contenute nel libro, che tendono a scagionare fin troppo spesso i Sussex, sia per i toni accesi con cui sono formulate. Infine dichiara di essersi consigliato con Meghan, che lo avrebbe esortato a dire “la verità”. Quale “verità”? Harry e Meghan hanno raccontato la loro versione dei fatti. Non conosciamo quella della royal family.
Se davvero il duca vuole riconciliarsi con i parenti non può bastare mostrarsi impegnato a servire gli altri. È un primo passo importante, ma ancora piuttosto superficiale. Serve un dialogo privato dove non ci sia solo la difesa di un punto di vista, ma anche ammissioni di responsabilità.