Mentre l’Italia fa notizia nel mondo per i suoi guai finanziari, da Hollywood arriva conferma che il denaro, gli investimenti e le truffe continuano a tenere banco anche sullo schermo. Robert De Niro, infatti, la star planetaria più nota e più rispettata del sistema cinematografico, interpreterà il truffatore internazionale Robert Madoff. Finanziato dalla Hbo, la catena televisiva via cavo che ha già realizzato “Il crollo dei giganti”, drammatico racconto basato sullo tsunami provocato dalla banca d’affari Goldman Sachs, il biopic sull’ex-finanziere in carcere a vita (deve scontare 150 anni) vede in prima linea anche la “Tribeca Productions” di Toro Scatenato. Finora l’attore premio Oscar, tutt’altro che alieno dai personaggi a forti tinte, aveva impersonato alcuni pezzi da forca: Vito Corleone ne “Il Padrino”, Al Capone in “The Untouchables”, Sean “Ace” Rothstein in “Casino” e Jimmy Conway in “Godfellas”. Ora, “il bravo ragazzo” (“Goodfella” in inglese) è pronto per calarsi, anima e corpo, nel ruolo del re dei mascalzoni di Wall Street, che all’inizio della sua carriera da broker era soprannominato “Jewish Bond”, cioè “Obbligazione ebraica”, tanto gli credevano ai piani alti. Madoff, tra l’altro, è stato anche presidente del Nasdaq e quando gli agenti federali lo arrestarono, l’11 dicembre del 2008, venne giù il mondo. Il gigantesco schema Ponzi messo in piedi da Bernie il truffatore, portò scompiglio e rovina in numerose famiglie ed è tuttora considerato il più imponente scandalo finanziario di sempre: moltiplicando per tre il crac Parmalat, se ne ha appena un’idea. Basti pensare che Madoff ha truffato i suoi clienti per 65 bilioni di dollari e ricordare che tra i truffati eccellenti di “Jewish Bond” non si contano i pezzi da novanta di Hollywood: da Steven Spielberg e Jeffrey Katzenberg, fino a De Niro stesso, in molti sono caduti nella sua rete. C’è da aspettarsi, quindi, che la Mecca del cinema non sarà tenera con lo speculatore, il cui figlio Andrew si suicidò a Manhattan l’11 dicembre dell’anno scorso.
Ma di quali fonti si avvarrà lo sceneggiatore del film, John Burnham Schwartz, a sua volta frodato? Innanzitutto del bestseller della giornalista economica del “New York Times” Diane Henriques,”The Wizard of Lies: Bernie Madoff and the Death of Trust”, ovvero “Il mago della truffa: Bernie Madoff e la morte della fiducia” e poi dell’altro libro, dedicato alla storia più nera di Wall street, “Truth and Consequences: inside the Life of the Madoff Family” (“Verità e conseguenze: dentro la vita familiare dei Madoff”), scritto da Laurie Sandell, in collaborazione con la signora Madoff e il figlio Andrew. Intanto che noi giochiamo con le commedie all’italiana sulle spose, più o meno infelici, gli americani picchiano duro sull’attualità. E senza perdere tempo, portano gli spettatori nel cuore dei cuori più neri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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