Confesercenti detta le regole da seguire durante i saldi

«Per acquisti sicuri meglio rivolgersi ai negozi di fiducia»

Di questi giorni c’è chi addirittura evita di soffermarsi davanti a una vetrina. Molti preferiscono tirare dritto, in attesa di tempi migliori. Tanto manca poco. Il conto alla rovescia è già scattato: a partire da sabato 8 luglio e fino ad agosto inoltrato andranno in scena, anzi in negozio, i tanto agognati saldi estivi. Un toccasana per salvadanaio e portafogli, ancor di più in un periodo come questo dove i soldi scarseggiano. Sempre però che si rispettino le gole.
Per l’occasione, Confesercenti ha tenuto a ricordare che «le attività che effettueranno i saldi devono avvertire il Comune almeno cinque giorni prima dell’inizio della vendita». Inoltre, ha sottolineato che la vendita di fine stagione «rappresenta in una situazione di crisi economica e con una diffusa difficoltà delle famiglie nella propria capacità di risparmio e di spesa, un’occasione vantaggiosa di acquisto per i consumatori, oltre che un importante momento di recupero per le imprese». Motivo per cui ha spronato «la Regione a continuare sulla strada del confronto, in maniera tale da ristabilire la specificità e il giusto valore delle vendite di fine stagione in un quadro di regole condivise e rispettate». Sollecitandola a un impegno «volto ad affermare almeno la condizione prioritaria, ovvero il rispetto delle regole che sono previste per questo tipo di vendita speciale e che purtroppo vengono pressoché disattese ed eluse. Un comportamento che inficia il significato delle vendite di saldo e la loro peculiarità rispetto ad altri sconti o promozioni danneggiando così chi rispetta le regole e creando disorientamento e confusione tra i consumatori».
Confesercenti ha anche invitato i consumatori «a rivolgersi in via prioritaria ai negozi di fiducia per realizzare un acquisto in saldo sicuro», rammentando a tutti «le dieci regole per essere in regola». Ad esempio, ha sottolineato ancora una volta «che le condizioni favorevoli di acquisto prospettate al consumatore attraverso il messaggio pubblicitario devono essere reali ed effettive.

Mentre i prodotti esposti per la vendita nelle vetrine esterne o all’ ingresso del locale e nelle immediate adiacenze dell’esercizio o su aree pubbliche o sui banchi di vendita, devono indicare in modo chiaro e ben leggibile il prezzo di vendita al pubblico». Un’ultima raccomandazione ricorda «che i cartellini devono indicare il prezzo originario, la percentuale di sconto e il prezzo finale di vendita, il tutto espresso in euro».

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