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Il confessionale bigotto nel GF di Corona

Ora si parla di un "sistema Signorini". E ora, come sempre accade dopo che qualcuno, il primo, decide da che angolatura vedere la storia, tanti altri si mettono in scia a puntare lo stesso orizzonte

Il confessionale bigotto nel GF di Corona
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Tutto nella vita ha a che fare con il sesso. Tranne il sesso, che ha che fare con il potere. Stupirsene è la cosa più pornografica del tutto, o meglio la più onanistica. Che oltretutto sia proprio Fabrizio Corona, il debosciato più psichedelico e talentuoso d'Italia, a denunciare e a indignarsi assume contorni paradossali. I presunti messaggi di Alfonso Signorini (conduttore del Grande Fratello e direttore editoriale di Chi) spediti all'indirizzo di un papabile concorrente del GF sembrano usciti da Il contagio di Walter Siti, quindi parlano crudo. Sono espliciti, poco edificanti, ma raccontano pur sempre un mondo di scelte. Non ci sono pelose circonvenzioni, non ci si intravedono trappole, non si colgono subdoli intenti mefistofelici e sinceramente nemmeno scambi utilitaristici. È una conversazione tra due maschi adulti che scrivono di falli, dimensioni, predilezioni sessuali. Di uno si conosce l'orientamento, dell'altro no. Ma quell'altro sta lì. Al gioco, sulla tastiera. A mani, mente e volontà libere. Non si sa neppure se dalla tastiera ci si sposti altrove, ma questo, da un certo punto di vista, poco importa.

Ora si parla di un "sistema Signorini". E ora, come sempre accade dopo che qualcuno, il primo, decide da che angolatura vedere la storia, tanti altri si mettono in scia a puntare lo stesso orizzonte. Perché la lettura comune dà più forza ed è infinitamente più comoda per tutti. Perché ammettere a se stessi di essere rimasti in un simile scambio per scelta o per senso di utilità è vergognosamente complicato. Tanto quanto ammettere che non ci si conosce mai fino in fondo. Fino a quando il fondo non ci chiama. Meglio gridare a un sistema che rende vittima, coinvolge tanti e deresponsabilizza tutti. Mentre la realtà è che quando qualcuno ti chiede rassicurazioni sulle tue misure e ti racconta come preferisce arrivare a un orgasmo, esistono infinite risposte da fornire. Che vanno dalle più prudenti al blocca contatto. Sei tu a scegliere se rimanere e come. Ma sei adulto e in quel momento diventi consenziente. Tutto il resto è ricostruzione postuma, strumentalizzazione, cattiva fede. Nessuno, nella vita, è obbligato a entrare nella casa del Grande Fratello (posto che qualcuno abbia messo in correlazione il sesso con il fatto di entrarci): sei hai bisogno di soldi puoi adattarti ad altri mille mestieri, se hai talento puoi dimostrarlo in altre mille sedi.

Non c'è poi bisogno di così tanti alibi per dare sfogo a se stessi. Qualunque traiettoria prenda la parte più inesplorata di noi. E non c'è bisogno di far passare per colloquio di lavoro una chat sulla fenomenologia dell'erezione. Oltre al pene, ci vogliono le palle.

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