da Roma
Una lunga mattinata di audizioni al Senato per le componenti del calcio, quelle dei comuni e dei sindacati di polizia sul decreto Amato. Il tutto in attesa della dura battaglia in Parlamento per la conversione in legge delle norme antiviolenza. La giornata inizia con la lunga lista di novità già annunciate dal Coni che il segretario generale Pagnozzi illustra alla commissione di Palazzo Madama: la licenza federale che certifichi se uno stadio è a norma o meno, con il rischio per le società non in regola di essere escluse dai campionati di competenza della prossima stagione; la responsabilità oggettiva per i club allargata anche allarea tra prefiltraggio e tornelli; la sostituzione graduale delle forze dellordine con gli steward pagati dalle società; le disposizioni per il taglio definitivo dei rapporti non virtuosi tra club e tifosi.
La mattinata registra però anche code polemiche. Cè linatteso forfait di Matarrese (ma anche quello del suo vice Rosella Sensi, annunciata nellordine del giorno), la cui assenza provoca lira di diversi senatori con Vizzini che abbandona laula mentre parla il rappresentante della Lega, lavvocato Cantamessa. Matarrese si precipita al Senato, spiegando di essere stato impegnato al Viminale per la consegna di un assegno alla vedova Raciti, si scusa e si chiarisce con il senatore di Forza Italia. Il presidente della commissione Giustizia Salvi aggiorna la seduta a data da destinarsi ma aggiunge un laconico: «Non so se lo sentiremo». Vizzini è anche protagonista di un botta e risposta con il numero uno dellAia Gussoni sullarbitraggio di Farina nellormai tristemente famosa Catania-Palermo del 2 febbraio. «Farina ci ha messo del suo senza neanche essere punito, pensavamo che la partita fosse ripresa pro forma per mandare tutti a casa», laccusa del senatore. Pronta la difesa dufficio di Gussoni: «Larbitro, dopo aver avuto assicurazioni dal questore, ha fatto riprendere la gara. Non poteva avere la sensazione di quello che succedeva fuori, altrimenti avrebbe fermato lincontro».
Il segretario dellAssociazione dei funzionari di polizia Aliquò ha invece dimostrato linaffidabilità dellidentificazione tramite biglietto elettronico, esibendo due tagliandi della partita Roma-Lione intestati ai personaggi storici Gaetano Bresci e Francesco Baracca. E nella giornata in cui calano le multe ai club di A, risulta singolare quella di 5.000 euro allAscoli, che giocava senza pubblico: offese allarbitro sono arrivate da persone accreditate alla partita.
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