Consorte ricomincia da Banca Emilveneta

La «merchant» Intermedia punta al 55% del capitale e poi all’aumento

da Milano

Giovanni Consorte è vicino all’acquisizione del 55% di Banca Emilveneta, istituto modenese partecipato al 10% da Ubi Banca, che è pronta a uscire dal capitale. Secondo l’agenzia Radiocor, è in corso la due diligence di Kpmg per conto di Intermedia, la banca d’affari messa in piedi dall’ex numero uno di Unipol. L’operazione si chiuderà entro metà gennaio, dopo il via libera della Banca d’Italia.
Emilveneta, attiva da fine 2004, conta 180 soci. Oltre a Ubi Banca, l’azionariato (prima dell’acquisto di Intermedia) vede il presidente Luigi Fezzi al 5%, il consigliere Albano Guaraldi con la stessa quota e San Paolo Fiduciaria al 4,9%. Tutti gli altri soci detengono partecipazioni inferiori al 4%. Emilveneta è una banca monosportello con un capitale sociale di 15 milioni che nel 2006, primo esercizio completo della vita della banca, ha registrato perdite per 268mila euro, in calo dal «rosso» di 439mila riportato a fine 2005.
Dopo l’acquisizione, Consorte avrebbe pronto un aumento di capitale per la banca modenese, il cui piano industriale sarà presentato nel corso della prossima settimana. Ma il gruppo guarda già a un’altra operazione bancaria: nel mirino ci sarebbe un altro istituto di credito di dimensioni analoghe. Intermedia ha da poco concluso l’acquisizione del 51% della società romana Mutuimm, gestore del network di mediazione nel settore dei mutui ipotecari, assicurandosi la copertura operativa sull’intero territorio nazionale attraverso oltre 500 affiliati al marchio fondato da Sandro Margaroli.

Oltre a Mutuimm, Intermedia ha in portafoglio il 100% dell’immobiliare Iruma e la società di recapito Defendini Group. Partecipazioni di minoranza sono detenute in Credsec (5,64%), nella società di comunicazione Report Porter Novelli (30%) e in Abo project (15,32%), attiva nella raccolta di fondi per la ricerca sul cancro.

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