I consumi degli italiani e dei romani si stanno sempre più polarizzando: si comprano sempre meno prodotti medi e sempre più prodotti che siano o di nicchia o low cost. Lo ha reso noto un dirigente dellIbm Giorgio Merli intervenendo al convegno nella sede dellUnione degli Industriali e delle Imprese di Roma «Il senso dellInnovazione».
Merli ha riferito che «mentre i prodotti cosiddetti medi calano con un trend annuale che va dal -5 al -10 per cento, le cosiddette commodities, che fanno leva sui prezzi bassi, aumentano dal +2 al +5 per cento e i beni di lusso dal +10 al +15 per cento annuale. Si vendono al contempo beni di extra lusso come borse di Vuitton che costano migliaia di euro e abiti da pochissimi euro, il vestito di costo medio sta perdendo totalmente di interesse». Stessa cosa vale per il mondo della automobili.
Per il presidente dellUnione degli industriali e delle imprese di Roma (Uir) Aurelio Regina «non usciremo da questa crisi producendo bicchieri o automobili, ma se saremo capaci di innovare i processi e il sistema allinterno delle nostre aziende. Anche nel capitolo delle risorse umane è fondamentale linnovazione». Il presidente della Uir ritiene che la crisi «vada affrontata con un atteggiamento tattico» che punti ad aiutare le imprese dal punto di vista del credito.
Il presidente della Provincia Nicola Zingaretti ha annunciato una sperimentazione che partirà entro il prossimo dicembre: «Nel cuore di Roma creeremo il primo centro di impiego tematico che sullesempio francese faccia incontrare realmente domanda e offerta di lavoro, imprese e manodopera».
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