Il consuntivo 2005 promosso da aula e revisori

Presente alla votazione anche il sindaco: «Intendo seguire con regolarità i lavori»

Trentacinque sì e diciotto no. Così ieri in consiglio comunale è stato approvato il bilancio consuntivo del 2005. In aula c’era anche il sindaco. E Letizia Moratti, parlando a margine della seduta, ha spiegato che la sua intenzione è di essere sempre presente: «Sono mancata due volte solo per impegni istituzionali. Ho intenzione di seguire con regolarità i lavori del consiglio». Incluso il dibattito sul consuntivo della scorsa gestione. «Un bilancio molto positivo, che ha ricevuto un ottimo giudizio da parte dei revisori dei conti» il commento del vicesindaco, Riccardo De Corato, che lo ha illustrato in aula, rispondendo alle obiezioni dell’opposizione, inclusa quella di avere troppi soldi in cassa. Tra le voci principali l’incidenza dell’indebitamento, quasi dimezzata rispetto al 2004 (dal 17,3% al 9,09%). Sono state ridotte del 40% le spese per consulenze e rispettati per oltre il 95% gli impegni verso i creditori. Rispettato anche il patto di stabilità.
Il vicesindaco ha ricordato le principali opere finanziate nel 2005: gli interventi per l’idoneità statica degli edifici scolastici, la risistemazione del Castello Sforzesco, la manutenzione del verde pubblico, il parcheggio di piazzale Abbiategrasso, il centro per disabili di piazza Turro, la realizzazione della stazione ferroviaria di Rho Pero in corrispondenza del nuovo polo fieristico. Il bilancio 2005 registra un avanzo di amministrazione di 154,4 milioni di euro, di cui 105 vincolati come fondo di accantonamento, 24 in conto capitale e altrettanti in spesa corrente, con 16 milioni di maggiori entrate dal programma di recupero dell’evasione fiscale.
Critica l’opposizione di centrosinistra che ha votato compattamente contro al documento. «Si tratta di un bilancio fortemente elettorale - ha spiegato la capogruppo dell’Ulivo, Marilena Adamo -, che prevedeva tanta spesa corrente e che invece ha visto pochissime opere pubbliche realizzate: dai 3.600 milioni di euro previsti in conto capitale, solo 480 sono stati effettivamente impegnati per investimenti.

C’è uno scarto fortissimo tra previsione e spesa effettiva». Secondo Adamo poi «l’amministrazione sta già mettendo le mani avanti, in vista del prossimo bilancio, perché è fortemente in difficoltà sulla promessa di riduzione dell’Ici».

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