da Santa MariaCapua Vetere (Ce)
«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere». Così Carlo Camilleri, lingegnere beneventano consuocero dellex ministro della Giustizia ha risposto al gip Francesco Chiaromonte e ai pm Alessandro Cimmino e Maurizio Giordano, che indagano sulle presunte pressioni dei Mastella su politici e manager locali. Linterrogatorio di garanzia si è svolto presso lospedale Rummo di Benevento, nel quale Camilleri, difeso dai legali Franco Leone e Renato Iappella, è ricoverato dopo un attacco di anginapectoris che non ha consentito il trasferimento in un istituto di pena. Secondo i pm Camilleri sarebbe tra i promotori dellorganizzazione al centro dellindagine, ed è uno dei quattro indagati per i quali i magistrati hanno chiesto la custodia cautelare in carcere; gli altri 19, tra cui il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, moglie dellex Guardasigilli Clemente Mastella, gli assessori regionali Andrea Abbamonte e Luigi Nocera, due consiglieri regionali, Fernando Errico e Nicola Ferraro, il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, hanno ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari.
I pm hanno già interrogato in carcere lex segretario generale del Tar ed attuale difensore civico della Regione, Vincenzo Lucariello, il docente universitario Domenico Pianese e Antonio Scocca, collaboratore di Camilleri.
Oggi nel Palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere sarà interrogato il capogruppo dellUdeur al consiglio regionale, Fernando Errico, mentre il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, sarà ascolttato domani.
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