Paolo Giovanelli
da Milano
Risiko dellenergia: il giorno dopo il polverone sollevato dallannuncio delle Opa e contro-Opa che coinvolgono ben quattro delle maggiori società europee del settore, qualcosa si comincia a chiarire. Anche se lEnel dopo la fuga di notizie dei giorni scorsi alza un muro sulle indiscrezioni. Mentre dalla Germania arrivano quelle di una discesa in campo di Rwe. Ma innanzi tutto ricapitoliamo gli avvenimenti di martedì. Prima è arrivata la notizia della contro-Opa della tedesca E.On sulla spagnola Endesa. Poi le voci, confermate ieri, da un lato su una possibile alleanza tra Enel e Gas Natural per un rilancio dellOpa sulla stessa Endesa e dallaltro sulla possibilità di unOpa dellEnel, questa volta sulla francese Suez, per arrivare alla conquista della belga Electrabel.
Il fronte spagnolo. Martedì Fulvio Conti, amministratore delegato dellEnel, era a Madrid per offrire la propria disponibilità ad aiutare Gas Natural nellOpa da 22 miliardi su Endesa. E proprio mentre era nella capitale iberica è arrivata la notizia dellOpa di E.On che ha rilanciato a 29 miliardi. Come ricordava ieri il Financial Times, lofferta di E.On ha un valore tre volte superiore a quello di mercato di Gas Natural: chiaramente la società catalana se vuol conquistare Endesa ha bisogno di un alleato, anche perché non sembra in grado di alzare lofferta neppure ai livelli raggiunti dalla Borsa, superiori del 20% a quelli dellOpa. Il prezzo offerto dai catalani è di 21,3 euro per azione, quello dei tedeschi è di 27,5. E.On è stata comunque messa sotto osservazione da Moodys riguardo al suo rating AA3 sul debito senior non garantito, in vista di un possibile taglio. Se lOpa di E.On non andrà a buon fine, Moodys confermerà lattuale rating.
In soccorso di Gas Natural (e contro E.On) è sceso in campo il premier spagnolo José Luis Zapatero: «I mercati sono molto importanti, ma per il governo i cittadini lo sono molto di più» ha avvertito, e se la Germania vede in E.On il suo campione nazionale (il cancelliere tedesco Angela Merkel ha telefonato lunedì sera a Zapatero per appoggiare lofferta di E.On), pure «la Spagna vuole avere unimpresa forte nel settore energetico e nel mercato internazionale». Zapatero potrebbe far ricorso alla golden share per bloccare la scalata tedesca, ma il commissario Ue al mercato, Charlie Mccreevy, ha già avvertito Madrid perché non usi «alcun potere speciale già dichiarato incompatibile con la legislazione europea».
E qui la proposta di Conti potrebbe far molto comodo al governo madrileno e al gruppo catalano. In cambio dellaiuto, lEnel punta a una presenza più consistente sul mercato spagnolo: almeno una parte importante dei 4.300 Mw di centrali che dovranno essere messi in vendita, più la quota del 65% nella francese Snet detenuta da Endesa. E forse ci potrebbe stare anche qualche altra contropartita, visto che lEnel non potrà acquistare Endesa Italia (a cui continua a puntare Asm Brescia).
Il fronte franco-belga. Suez, che opera soprattutto nellacqua e nei servizi ma che è molto forte anche nellenergia attraverso la belga Electrabel, martedì ha sbattuto la porta in faccia allEnel che si era fatta avanti proprio per rilevare Electrabel. E ieri Conti ha confermato lintenzione di lanciare unOpa sul gruppo francese, ben sapendo che il governo di Parigi potrebbe sollevare obiezioni. Ma che sarebbero difficili da sostenere dopo che Edf ha di fatto preso il controllo di Edison (secondo gruppo energetico italiano) sia pure in comproprietà con Aem Milano e dopo che Bnp Paribas ha trovato porte aperte alla sua Opa su Bnl che gli consegna una rete di sportelli bancari non indifferente. Senza dimenticare che finora in cambio dello sbarco, già avvenuto, di Edf in Edison, Enel non ha avuto altro che promesse. In ogni caso, proprio come è già capitato nella vicenda Edf-Edison, toccherà al governo italiano far sentire la sua voce per verificare, se sarà il caso, che tutti rispettino le regole del gioco. E ieri il ministro alle Attività produttive, Claudio Scajola, ha detto: «Noi cerchiamo di aiutare le nostre aziende».
E che il gioco piaccia ai mercati, lo si vede da come hanno reagito le Borse. A Parigi Suez ha guadagnato il 5,9%: e questo era scontato dopo lannuncio della possibilità di unOpa.
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