Prima si smette di parlare di Roma spettacolare come Barcellona e Arsenal e meglio è. Sarà che nelle ultime due partite si è racimolato pochino. E sarà anche che questa è una delle (tante) settimane decisive: lInter alle 18 nellanticipo di campionato, il Manchester United in Champions martedì, che un eventuale flop manderebbe in sollucchero i gufi. Nel frattempo ci si sono messi pure Mancini dellInter, «la Roma? Sembra di vedere il Barcellona!», e il presidente dellUefa Michel Platini, «non so se vincerà lo scudetto, ma la Roma è una squadra che invita la gente allo stadio», a lodare il bel gioco romanista. Spalletti fa gli scongiuri e per questo pomeriggio si aspetta una gara tosta. «LInter è una grande squadra. Passare momenti di difficoltà è normale, con le cose che non riescono al meglio. Nellultima partita hanno fatto vedere di essere una squadra in crescita». Il mister fa il punto sugli infortunati: «Mexes e Mancini hanno lasciato il campo anzitempo. Hanno qualche problemino, ma sono tranquillo. Dovremo poi valutare le condizioni di Aquilani, sta un po peggio rispetto a loro, è in dubbio ma sono fiducioso. Per quanto riguarda Vucinic, vale lo stesso discorso di Aquilani».
E proprio alla vigilia del big-match, Spalletti tende la mano a Mancini dopo le tante polemiche. «Non entro più in conflitto con Mancini, come non entrerò più in conflitto con nessuno. Non mi va di vedere scritte cose non vere». Glissa anche quando gli viene chiesto cosa significherebbe batterlo ancora: «Sarebbe la conferma - si limita a dire - che ho a che fare con una squadra di buoni calciatori, sarebbe uniniezione di fiducia importante per il nostro pubblico, che vive di risultati, ma sarebbe una bella iniezione soprattutto per i calciatori».
La Roma dovrà comunque fare a meno di Taddei e Cassetti, ultimi infortunati di un elenco che i tanti impegni ravvicinati hanno inevitabilmente allungato. «Ma anche gli altri hanno avuto qualche infortunato - dice Spalletti -, quando si giocano partite di questo livello, di questa intensità di gioco, di questa forza emotiva, è normale che un calciatore dia tutto e spesso due giorni per recuperare non bastano». Nessun problema però: «Abbiamo avuto una risposta eccezionale domenica da parte di quelli che avevano giocato di meno. Siamo in condizione di mettere in campo un undici di tutto rispetto, che ci permette di giocare la nostra partita».
Tornando alla sfida di questo pomeriggio, lallenatore romanista ha evidenziato le differenze tra le due squadre, che «cercano di sfruttare le caratteristiche di ciò che hanno a disposizione», ha spiegato. «Loro vanno anche sulla fisicità, sulla palla buttata dentro, perché hanno i calciatori adatti e fa bene Mancini a fargliela ricercare. Noi - ha aggiunto - abbiamo altre caratteristiche, dobbiamo tenere palla a terra, secondo me si può arrivare al risultato anche in questa maniera.
Probabile formazione: Doni, Panucci, Mexes, Juan, Tonetto, De Rossi, Pizarro, Giuly, Perrotta, Mancini, Totti.
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