Controlli e panchine anti-bivacco per ripulire la passeggiata di Nervi

Controlli e panchine anti-bivacco per ripulire la passeggiata di Nervi

(...) dell’amministrazione comunale e farle capire che forse era il caso di occuparsi di uno dei tanti gioielli della sua città. Scrive il consigliere comunale del Gruppo misto, Gianni Bernabò Brea che è dal 2009 che lui si batte per restituire dignità al «salotto buono» di Nervi, inviando due interpellanze urgenti mai discusse in sede consiliare e cercando di coinvolgere il sindaco. Ma non c’è stato nulla da fare. E non è che le cose in questi ultimi tempi siano migliorate. Tutt’altro.
«A seguito della mareggiata, si è verificato un corto circuito che ha mandato ko l’illuminazione della passeggiata e ha creato una nuova opportunità di azione per i vandali che hanno divelto dei bidoni e distrutto altre panchine», fa notare Brea nella sua mozione del 18 gennaio. Ma poi, oltre al black out elettrico, il consigliere fa un elenco di tutte le altre trascuratezze di questa bellissima passeggiata.
«Il selciato rovinosamente dissestato che mette in pericolo chi passeggia, il transennamento perenne verso Capolungo che segnala gobbe innaturali formatesi, ma che non hanno avuto l’intervento di nessun addetto, i bidoni della spazzatura divelti, la scarsa igiene che contribuisce alla proliferazione di colonie di topi». Basta? Macché, si prosegue.
«L’assenza di segnaletica agli accessi a mare preclusi, le panchine divelte, le due telecamere facilmente eludibili da chi è esperto in danneggiamenti e vandalismo, le ringhiera a mare arrugginita, le sculture danneggiate, le fontanelle dell’acqua malfunzionanti, se non addirittura rotte, le fognature a cielo aperto, e la cabina per le fototessere collocata in fondo al Viale delle Palme, trasformata in vespasiano. Beni comuni che pagano sempre e soltanto i cittadini per bene».
Di fronte a tanta trascuratezza, allora, la proposta del consigliere comunale al sindaco è quella di «valutare attentamente la fattibilità di adottare per la passeggiata Anita Garibaldi di panchine anti-bivacco. Questo sarebbe l’unico modo, fa notare Brea, per limitare scomode presenze di clochard ed irregolari che trasformano da troppo tempo un angolo stupendo da un punto di vista paesaggistico, in dormitorio con giacigli a cielo aperto».
L’amministrazione comunale e il primo cittadino, inoltre, dovrebbero anche «programmare controlli scrupolosi e una regolare sorveglianza così da disincentivare l’opera di vandalismo che ripetutamente si perpetua e rappresenta ormai un’offesa alla città».


Controlli e sorveglianza certamente, ma anche un incremento delle telecamere sulla passeggiata, posizionate in punti non facilmente raggiungibili da i malintenzionati sarebbero un ulteriore strumento per riportare la promenade alla bellezza e al decoro di un tempo. Con la speranza che anche quest’ultima mozione non resti inascoltata come tutte le altre.

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