Il controllore? Non sale più sul bus

Sui bus si viaggia gratis. A bordo dei mezzi pubblici capitolini, per la gioia dei troppi che non pagano il biglietto, la figura del controllore è infatti assente nel 99,2 per cento dei casi. Per fortuna, si potrebbe aggiungere ironicamente, che il livello di sicurezza sulle due linee metropolitane risulta soddisfacente (un tema divenuto di scottante attualità dopo la tragica uccisione a Termini di Vanessa Russo). Peccato che questa conclusione tranquillizzante non derivi da indicatori come la consumazione di crimini all’interno delle stazioni ma da altri, più marginali, quali l’illuminazione, la presenza di vigilanza e l’adeguatezza delle segnalazioni.
Numeri contenuti in un’analisi sulla qualità erogata dei servizi di trasporto pubblico locale realizzata dall’Agenzia comunale per il controllo e la qualità dei servizi pubblici. Ma a presentare il monitoraggio, ieri, non è stato il presidente dell’Agenzia Bernardo Pizzetti bensì i consiglieri comunali di An Federico Guidi e Luca Malcotti. «Ancora una volta, - commenta Malcotti - come a marzo per lo studio sulla qualità percepita dei servizi, tocca all’opposizione divulgare due indagini che sono stati sì pubblicate, ma senza essere adeguatamente fornite ai mezzi di informazione». I dati di ieri invece, sono relativi a un duplice monitoraggio: il primo effettuato sul tpl di superficie (5.800 mezzi controllati tra autobus, bus elettrici e a metano, filobus. Ben 1731 gli autobus osservati da terra, 176 da bordo e 244 paline di fermata controllate) e sono su base trimestrale per il periodo 11 dicembre 2006-9 marzo 2007 e su media annuale. Il secondo sulla qualità dei servizi di trasporto metropolitano, riferito al primo trimestre 2007. Piuttosto indicativi i risultati: per quanto riguarda la puntualità ad esempio, solo il 38,4 dei passaggi rispetta la programmazione Atac e quasi una corsa su quattro registra un tempo medio di passaggio superiore del 30 per cento rispetto a quello programmato. In tal senso le peggiori performance sono quelle delle linee 16, 309, 19 e 92. Presso le fermate invece, nel 61,5 per cento dei casi sono state rilevate scritte, graffiti e adesivi sulle doghe. A bordo spicca la carenza strutturale di impianti di climatizzazione (46,6 per cento dei casi) e la già citata totale assenza dei controllori.
E nelle fermate della metro? Quasi tutti gli indicatori di primo livello (accesso alla stazione, comfort dell’attesa, informazione e attenzione al cliente, qualità del viaggio), sottolinea Guidi, risultano inferiori agli standard previsti dal contratto di servizio, con la linea B che presenta la situazione peggiore. Fa eccezione, con i limiti già sottolineati, l’item «sicurezza», dove solo la «A» risulta al di sopra dello standard (96,4 per cento contro l’82 per cento richiesto).

«Il mandato dell’Agenzia è scaduto - conclude Malcotti - e attendiamo un segnale da parte del sindaco per il suo rinnovo. Evidentemente per l’amministrazione, avere un soggetto capace di fare il suo lavoro nell’interesse dei cittadini è un fastidio».

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