Retromarcia di Chiara Bisconti, assessora al Benessere, e delegata del Comune ai diritti degli animali: dopo essere insorta in difesa del chihuahua, del pappagallo e della scimmia imbalsamata che il Teatro Real di Madrid voleva portare sul palcoscenico della Scala nellallestimento del Rosenkavalier, la Bisconti si arrende e dà il via libera alle richieste della regìa. Animali in scena, dunque, fin dalla «prima» di stasera: purché abbiano raggiunto la maggiore età, e non si tratti dunque di tremebondi cuccioli ma di esemplari adulti e svezzati, pronti ad affrontare le luci della ribalta. Nel caso specifico, due levrieri di tre anni. Per loro, evidentemente, limpatto con il pubblico non costituisce un trauma.
Il caso del chihuahua e del pappagallo era stato sollevato la settimana scorsa da un esposto della Aidaa, una associazione animalista, che aveva subito ottenuto la discesa in campo della Bisconti. Forte del «Regolamento comunale» che allarticolo 16 vieta che gli animali siano impiegati per spettacoli che comportino «stress inutili, forti e/o prolungati» lassessora aveva preso contatto con il sovrintendente scaligero Lissner. E aveva ottenuto che il chihuahua, il pappagallo e la scimmia impagliata restassero dietro le quinte. Lunedì scorso la Bisconti aveva diramato un comunicato per annunciare che «per le prossime prove dello spettacolo e, ovviamente, per la messinscena stessa, non verranno assolutamente usati animali vivi, ma pelouche o altri simili succedanei».
In realtà, negli ambienti della Scala si era fatto presente che limpegno con la Bisconti impediva solo limpiego di cuccioli, mentre il teatro si riservava di portare in scena - come da sempre avviene - cani, cavalli, asini e altri animali. La compagnia che produce il Rosenkavalier, da parte sua, ha insistito.
Contrordine alla Scala: «Animali sul palco ma solo se maggiorenni»
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