Convince un 84enne malato a intestarle il conto in banca

La truffatrice era già arrivata in filiale con l'anziano, ma la polizia l'ha arrestata insieme al suo compagno

Convince un 84enne malato a intestarle il conto in banca
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Il signor V.M., classe 1941, vive da solo in un appartamento della zona di via Novara. Da tempo non ha luce né gas, ma soprattutto ha segni di grave "deterioramento fisico e cognitivo", vede male e sente anche peggio. È la vittima perfetta per i due truffatori e predatori di anziani in difficoltà, venuti apposta da Piacenza. Loro sono una coppia, entrambi di 53 anni, l'uomo ha precedenti penali per fatti simili. Sono stati arrestati a maggio dalla polizia per circonvenzione d'incapace e si trovano tuttora ai domiciliari.

La storia dell'assalto al denaro dell'84enne somiglia a quella di molte altre truffe ad anziani. Ma la coppia è stata particolarmente spietata nell'approfittare "dello stato di deficienza psichica dovuta a deterioramento fisico e cognitivo" della vittima. Lo si legge nel decreto di giudizio immediato disposto dal gip Manuela Castellabate su richiesta del pm Francesca Crupi, che ha coordinato le indagini della polizia. La truffatrice era riuscita a raggirare l'anziano fino a convincerlo a darle la delega per operare direttamente sul conto corrente. La donna aveva già preso appuntamento in banca per la metà di maggio e se non fossero intervenute le Volanti, avrebbe avuto pieno controllo sul patrimonio dell'84enne. I poliziotti sono arrivati appena in tempo in filiale, allertati dalla sorella dell'anziano che si era insospettita, e lì hanno arrestato la 53enne.

La coppia di truffatori da alcuni giorni puntava ai soldi di V.M., anche prima del tentativo finale in banca. I due infatti si erano già fatti consegnare dall'anziano somme di denaro. In due occasioni diverse la somma di 3.600 euro totali in contanti, appena prelevati dalla vittima allo stesso sportello bancario. In un'altra occasione si sono anche fatti fare un bonifico di 1.600 euro su un conto corrente di una banca di Piacenza.

Dopo che le indagini hanno raccolto le prove, con gli accertamenti bancari e l'interrogatorio dei due indagati, il gip ha appunto deciso il giudizio immediato a loro carico, valutando come

"evidenti" gli elementi probatori emersi. La coppia di truffatori da maggio è agli arresti domiciliari. Il processo è fissato per mercoledì davanti alla Quinta sezione. I due 53enni rischiano fino a sei anni di reclusione.

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