Trentuno anni, assicuratore, single e alla sua prima esperienza politica. Carlo Molinari usa toni pacati di chi ha solo voglia di imparare, di mettersi «al servizio della comunità». E la comunità in questione è il municipio medio levante al quale Molinari si candida nelle fila di Alleanza nazionale. Insieme con lui Camillo Staffaroni, 58 anni, lunga esperienza nel campo dei trasporti corre per An per il Comune.
Molinari, perché il Medio Levante?
«Io vivo e lavoro in quella zona. Una zona che il Comune ha trascurato tanto che sempre più spesso sento persone che si lamentano. Allora mi sono chiesto se non si può fare di più e di meglio».
E che cosa si propone di fare se verrà eletto?
«Cose semplici e utili per la nostra comunità, lasciando perdere l'alta politica. Chi lavora in un quartiere deve cercare di migliorare la qualità della vita di chi vive nel quartiere».
Qualche esempio del programma che unisce Molinari a Staffaroni?
«C'è la questione sicurezza che è sulla bocca di tutti. Mancano centri sportivi e di aggregazione per i giovani. I parcheggi».
Vuole dire che siete contro le zone blu?
«Non si tratta di essere a favore o contro. Sicuramente ci sono operatori economici che sono stati danneggiati dalle zone blu mentre i benefici per i residenti, che si sono dovuti sobbarcare nuove spese, sono stati modesti».
Molinari dice di non voler fare alta politica ma si presenta per An...
«Sono sempre stato vicino ai temi di Gianfranco Fini. Da quando l'ho sentito parlare per la prima volta mi sono sentito in linea con le sue idee e da lì ho iniziato a frequentare i circoli di An».
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