Accusa un anziano di aver toccato il fondo schiena della fidanzata sullautobus, ma intanto gli ruba il portafoglio e poi, chiedendo una sorta di «riparazione» per la tentata violenza sessuale alla sua donna, cerca anche di estorcergli i soldi. La vicenda finisce in tribunale dove lanziano viene riconosciuto innocente, mentre i due ladri e truffatori sono condannati. Davanti al giudice il settantenne era presente per laccusa di violenza sessuale, mentre i fidanzati per concorso in furto e tentata estorsione. Ma al termine delludienza, ad essere condannati sono stati i due, Alessandro Gemma e Silvia Martino, genovesi di 35 anni, che si sono visti attribuire una condanna rispettivamente a un anno e 4 mesi e a 8 mesi con la condizionale. I fatti risalgono al maggio scorso: i tre sono nella zona di Caricamento, a bordo di un bus dellAmt. A un certo punto, Gemma inizia a urlare contro lanziano: «La smetta di toccare il sedere alla mia fidanzata». I due iniziano a litigare, lanziano si difende dicendo di non avere fatto nulla, fino a quando lautista decide di fermare il bus proprio allaltezza del commissariato. I tre scendono, e Gemma dice allanziano: «Dammi quello che hai nel portamonete, altrimenti ti denuncio». Luomo però desiste e i tre vanno in commissariato.
Qui, la vittima si accorge di non avere il portafoglio, mentre i due fidanzati lo querelano per violenza sessuale. Durante le indagini, è anche emerso che Gemma aveva quindici precedenti penali per furto. Ieri mattina, lepilogo: il gup Ferdinando Baldini, ha fatto giustizia riconoscendo le colpe vere e quelle fasulle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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