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Coralli e sabbia, paradiso dei turisti

L’arcipelago corallino venezuelano che nel mar Caraibi a 160 chilometri da Caracas è formato da 42 isole e circa centinaia di banchi di sabbia. Un centinaio gli italiani in vacanza in questi giorni. Qui nel 2006 fu uccisa Elena Vecoli

Coralli e sabbia, paradiso dei turisti
Un paradiso della natura e della vacanze immune dalla criminalità fino al brutale assassinio di Elena Vecoli nel settembre del 2006, l’arcipelago di Los Roques è indicato dalla Farnesina come uno dei pochi luoghi sicuri del Venezuela. L’arcipelago corallino venezuelano che nel mar Caraibi a 160 chilometri dalla capitale è formato da 42 isole e 250 fra isolotti e banchi di sabbia.
L’isola principale è El Gran Roque ed è l’unica abitata, da circa 1.500 persone. Dal 1972 le autorità venezuelane lo hanno dichiarato Parco nazionale per la grande varietà della fauna marina e aviaria. Le sue acque cristalline e i suoi fondali ricchi di vita lo hanno reso un paradiso turistico in particolare per le immersione. Vi è anche una stazione di biologia marina denominata Dos Mosquises in cui si effettuano programmi di ricerca sul mare e dove si può osservare la riproduzione della quasi estinta tartaruga marina. L’incidente avvenuto oggi non è il primo che vede protagonista il Venezuela. Già il 16 agosto 2005, 152 passeggeri precipitarono mentre si trovavano a bordo di un aereo di linea diretti nella Martinica. Ogni anno sono circa 58.000 i turisti che visitano Los Roques. Molto frequentato dagli italiani (molti i tour operator che offrono pacchetti viaggio anche per sub e velisti), l’arcipelago è collegato con voli giornalieri dalla capitale Caracas.

Un centinaio gli italiani in vacanza Dovrebbero essere circa un centinaio gli italiani presenti in questi giorni a Los Roques per una vacanza: la stima è del presidente di Assotravel, l’associazione delle agenzie di viaggio e turismo, Andrea Giannetti. Il parco nazionale di Los Roques può ospitare infatti solo un numero limitato di turisti e non dispone di strutture alberghiere concepite per il turismo di massa: le uniche sistemazioni disponibili sono le tipiche posadas, semplici "guest house" colorate dal blu cobalto al giallo canarino, tutte sull’isola principale di Gran Roque, molte gestite da italiani. Dispongono di poche camere con servizi privati e offrono colazione e cena con piatti della cucina internazionale e italiana serviti nelle posadas mentre per il pranzo è previsto un paniere da pic-nic per rifocillarsi durante le escursioni alle spiagge.


Sull’isola non ci sono auto e i turisti vengono accolti al loro arrivo a Gran Roque e accompagnati alla posada prescelta, mentre i bagagli vengono trasportati dal personale con appositi carrellini.

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