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Coro anti-napoletani, Pd e Pdl contro Salvini

Bufera su Salvini immortalato su Youtube mentre canta con i militanti un coro da stadio contro i napoletani: guarda il video. Pd e Idv chiedono le dimissioni. La Russa: "Ora chieda scusa". Ma l'esponente leghista: "Polemica triste". Bossi: "Sono solo str...". Show della Mussolini in Aula

Coro anti-napoletani, Pd e Pdl contro Salvini

Milano - Bicchiere di birra in mano, militanti intorno a lui che lo accolgono con il coro "Matteo capogruppo", e poi parte il ritornello, sin troppo famoso negli stadi, contro i napoletani "colerosi e terromotati". Il Matteo del gruppo è Matteo Salvini, deputato della Lega, europarlamentare eletto all’ultima tornata, capogruppo del Carroccio al comune di Milano, e autore di numerose dichiarazioni controverse. Immediata la reazione del centrosinistra che vuole le dimissioni dell'esponente del Carroccio. Ma Bossi minimizza: "Sono tutte stronzate... Dovrebbero chiedergli le dimissioni perchè canta male".

Il video in rete L’ultima performance dell'esponente leghista è immortalata in un video girato all’ultimo raduno di Pontida di poche settimane fa. Pochi secondi di immagini che fanno subito il giro della rete. Dopo il coro di benvenuto, i militanti intonano la canzone più gettonata contro i napoletani. E Salvini, levando il boccale di birra, si unisce al coro: "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani... Oh colerosi, terremotati... Voi col sapone non vi siete mai lavati...". Ed è subito polemica. Dal centrodestra chiedono le scuse e dal centrosinistra, invece, vogliono le dimissioni. "Qui la politica non c’entra nulla, non c’entra nulla il razzismo, e chi si stupisce o si scandalizza vuol dire che sono almeno 30 anni che non mette piede in uno stadio", chiarisce subito Salvini spiegando che la politica è quanto fatto dal governo che ha ripulito il capoluogo partenopeo da rifiuti e schifezze dopo anni di degrado. "Il video in cui canto invece è un’altra cosa, è una festa tra amici che nulla c’entra con la politica, nel corso della quale si sono cantate canzoni da stadio - racconta il deputato del Carroccio - quella messa in rete è la canzone sfottò che si canta ai tifosi del Napoli e poi ne abbiamo cantata subito dopo una contro il Verona".

L'attacco del centrosinistra Immediata la reazione della sinistra che, tempo zero, vuole la testa dell'esponente leghista. "La canzonaccia razzista di Matteo Salvini non può essere liquidata come semplice folclore e per questo non può passare impunita - chiede a gran voce il partito di Antonio Di Pietro - non solo Salvini deve chiedere scusa ai napoletani, ma è bene che la Lega prenda le distanze e chieda le sue dimissioni". Stessa richiesta dal Loft del Pd: "Il coretto razzista della festa di Pontida è l’ennesimo episodio di intolleranza che vede Matteo Salvini protagonista. In un qualunque altro paese europeo un fatto del genere comporterebbe immediate scuse e dimissioni da parte del diretto interessato, nonchè nette prese di distanza dal suo partito di appartenenza. Conoscendo la Lega, dubitiamo molto che questo accadrà".

Lo sdegno del centrodestra Nel centrodestra la prima ad alzare la voce contro Salvini è Alessandra Mussolini, deputata napoletana del Pdl, che dice di non avere nessuna intenzione di incassare in silenzio la "canzone ingiuriosa nei confronti di Napoli e dei napoletani". E risponde in dialetto: "Si nu pezzente, nun ce scuccià". Poi, in Aula, tira fuori da sotto al proprio banco del disinfettante spray e uno straccio dirigendosi verso il banco del leghista: "S’adda sciacquà ’a vocca primma ’e parlà". Minimizza, invece, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che invita il leghista a scusarsi: "Io non amo questi cori neanche allo stadio e fuori mi sembrano una leggerezza.

Penso che Salvini si dovrebbe scusare".

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