«Un provvedimento del tutto illegittimo e inopportuno». Non ha dubbi il vicepresidente vicario dellArpe-Federproprietà Massimo Anderson nel commentare le requisizioni nei tre municipi romani. «Oltretutto - spiega il rappresentante dei proprietari, anche a nome dellUppi - si sapeva che tra pochi giorni sarebbe stata approvata una nuova proroga degli sfratti. La verità è che - conclude Anderson - il Campidoglio e la Regione non hanno fatto nulla sul fronte dellemergenza abitativa; il prefetto non ha ancora convocato la commissione e quindi i presidenti comunisti dei tre municipi scaricano tutto sulle spalle dei proprietari».
Luca Malcotti e Federicio Guidi di An sostengono che «il collasso della politica per la casa del Comune di Roma porta addirittura le istituzioni locali a scontrarsi tra di loro con provvedimenti di dubbia legittimità, ciò a ribadire che tra le diverse anime della sinistra si consuma una grave guerra intestina, a discapito dei cittadini. Alla fine dopo tante chiacchiere e promesse non mantenute restano gli sfratti - continuano - le case che mancano e la povera gente illusa da Galloro e Veltroni. Assistiamo ancora una volta ad un golpe da parte dei colonnelli arruolati dal sindaco, ciò dimostra lingestibilità territoriale».
«Inaccettabili e gravissimi i provvedimenti di requisizione delle case». Questo il commento del il capogruppo Udc in Consiglio comunale Dino Gasperini.
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