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Il corpo di Padre Pio al santuario della discordia

Il corpo di Padre Pio lascerà fra pochi giorni la cripta della chiesa del convento di San Giovanni Rotondo, dove ha riposato finora, e sarà traslata nella cripta del nuovo santuario realizzato da Renzo Piano. La notizia sarà comunicata stamani nel corso di una conferenza stampa dall’arcivescovo di Manfredonia Michele Castoro. Il trasferimento è già stato autorizzato dalla Congregazione vaticana delle cause dei santi. Nel 2008, quando venne riesumata la salma del santo, l’associazione torinese di fedeli, «Pro Padre Pio», fermamente contraria al trasferimento, che aveva presentato alle autorità una «istanza di sequestro» della cripta della vecchia chiesa di Santa Maria delle Grazie, nella quale si trova la tomba del santo, per bloccare l’esumazione: i querelanti temevano infatti che l’esposizione del corpo fosse soltanto un primo passo in vista del trasferimento nel nuovo santuario. Trasferimento che allora venne più volte smentito dai frati, per far placare le polemiche. «Due anni fa dicemmo che per il momento non erano previste traslazioni – precisa oggi al Giornale Stefano Campanella, direttore di Teleradiopadrepio e portavoce dei cappuccini di San Giovanni Rotondo – e in effetti in quel momento non era ancora stato deciso nulla. Non abbiamo detto che la traslazione non sarebbe mai avvenuta».
Il nuovo santuario dedicato a Padre Pio e realizzato da Renzo Piano è stato più volte al centro di critiche per la simbologia adottata nella costruzione e nell’arredo, che richiamerebbe simboli massonici. La cripta, decorata con grandi mosaici realizzati da padre Rupnik, si troverebbe ad essere, secondo queste interpretazioni, al termine di una sorta di percorso iniziatico che culminerebbe davanti al corpo del santo. «Le pubblicazioni che accreditano queste accuse – taglia corto Campanella – sono le stesse che definiscono Papa Wojtyla un eretico e si commentano da sole. In ogni caso definire il santuario un tempio massonico è un’illazione e un’interpretazione dell’operato dell’architetto Piano e di monsignor Crispino Valenziano: quest’ultimo, stimato liturgista e collaboratore dell’Ufficio delle cerimonie papali, è stato il consulente liturgico per la costruzione e l’arredo del santuario dedicato a Padre Pio. I frati non si sarebbero potuti affidare a un’autorità più competente – conclude il portavoce – e vale la pena di ricordare che oggi il santuario è una chiesa consacrata dove viene celebrata l’eucaristia». La traslazione del corpo del santo dalla chiesa del convento al nuovo santuario avverrà nei prossimi giorni, forse tra la fine di aprile e i primi di maggio. Si prevede l’arrivo a San Giovanni Rotondo di una gran folla di pellegrini e di devoti. La nuova sistemazione permetterà un afflusso maggiore davanti all’urna che contiene le spoglie mortali del santo.

Anche Benedetto XVI è venuto nel paese garganico per venerare le spoglie del cappuccino con le stimmate, il 21 giugno 2009. In quella occasione, al termine della giornata, il Papa visitò la cripta del santuario e i mosaici, fermandosi per un istante davanti al luogo predisposto per contenere il corpo del santo e l’aveva benedetto.

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