Omar Sherif H. Rida
Un corso gratuito per imparare a diventare cittadini italiani. Un percorso formativo per tutti gli stranieri - circa 3000 secondo gli ultimi dati - che a Roma ogni anno richiedono la cittadinanza. Questo il fine del progetto presentato ieri a Palazzo Valentini dal prefetto Achille Serra, lassessore comunale alla Famiglia, Lia Di Renzo, e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, i soggetti firmatari del protocollo dintesa.
«Verso la cittadinanza», questo il nome del corso, avrà una durata di dieci ore, suddivise in tre giorni e si terrà il giovedì presso la sala Rosi di viale Manzoni. Ogni modulo sarà costituito da massimo 60 persone appartenenti a differenti etnie. Argomenti di lezione saranno la Costituzione, lordinamento della Repubblica e lorganizzazione dello Stato. Al termine verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Un numero, quello dei 3000 aspiranti nuovi italiani, che tuttavia suscita qualche legittima curiosità, specie se rapportato con le cifre contenute nellultimo rapporto Caritas sullimmigrazione 2006, presentato lo scorso 25 ottobre al Teatro Orione. Secondo lassociazione di monsignor Guerino di Tora infatti, a fine 2005 a Roma i cosiddetti «soggiornanti stranieri» sarebbero ben 365mila, più che in ogni altra provincia italiana. Un dato superiore di cento volte rispetto a quello degli immigrati che hanno fatto richiesta della cittadinanza. Tremila contro la «carica dei 365mila» quindi. Tremila contro gli oltre 12mila (quattro volte tanto) stranieri che nel 2005 hanno acquistato unabitazione a Roma, o contro i 133.529 extracomunitari con un regolare contratto di lavoro, sempre nel 2005. Confronti che fanno emergere quanto sia ancora lunga la strada per un ingresso «a tutti gli effetti» della popolazione immigrata nel tessuto nazionale. Un aspetto questultimo, su cui sembra porre laccento anche la Di Renzo: «Uno degli obiettivi delliniziativa è quello di sviluppare negli stranieri un forte senso di appartenenza alle istituzioni, aiutando così anche le famiglie a integrarsi nella comunità». «Sulla base dei nominativi ed indirizzi forniti dalla Prefettura - ha continuato lassessore alla Famiglia - domani (oggi, ndr) inizieremo a spedire ai diretti interessati gli inviti al corso.
«È la prima volta - ha sottolineato infine il prefetto Serra - che in Italia ci si muove su questa linea. Roma apre un percorso che, se avrà successo, potrà essere imitato anche in altre città italiane».
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