Così l’acciaio rende l’architettura «eco-sostenibile»

Odile Decq, Gabriele Del Mese e Tommaso Valle. Tre grandi progettisti alle prese con le infinite possibilità dell’acciaio nell’architettura e nelle costruzioni. Sono stati i protagonisti dell’incontro «Tre modi di coniugare l’acciaio», svoltosi ieri alla Sala Clementina del San Michele nell’ambito della mostra «Studio Valle 1957-2007», in corso nel complesso monumentale. L’incontro, organizzato da Arcelor Mitral - primo gruppo siderurgico su scala mondiale e fortemente impegnato nella costruzione sostenibile sul piano ecologico - è stato condotto da Nicola Leonardi, editore di «The Plan», e dal critico d’architettura Pippo Ciorra.

A raccontare le specificità italiane nell’impiego architettonico dell’acciaio, soprattutto nella ricerca di leggerezza e trasparenza, sono stati la Decq, tra le più importanti figure del panorama architettonico mondiale, impegnata tra l’altro anche a Roma nella realizzazione del nuovo Museo di arte contemporanea (Macro); Del Mese, amministratore delegato dell’ufficio di Arup Milano e responsabile in carriera di molti grandi progetti, convinto sostenitore dell’approccio multidisciplinare alla progettazione; e infine Valle, esponente di uno degli storici studi di architettura romani, autore di importanti progetti in tutto il mondo e anche a Roma: tra questi la Nuova Fiera di Roma, l’ampliamento della Banca d’Italia, il Car di Guidonia e il Satellite dell’aeroporto di Fiumicino.

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