Questione di punti di vista. Nel 2007 Mancini, allora tecnico nerazzurro, non esitò a equiparare la nuova formula della coppa Intercontinentale alla stregua di «un torneo dellamicizia». Ora questo fantomatico «torneo dellamicizia» è lincubo delle notti di Benitez e il sogno di Massimo Moratti. Un sogno complicato da playoff eliminatori e formazioni pressoché sconosciute e dai nomi impronunciabili.
Fino al 2005, per laurearsi campioni «bastava» vincere la finale di coppa Intercontinentale contro i detentori della coppa Libertadores, lequivalente sudamericano della Champions League. Ora al Mondiale per club prendono parte 7 club: lattuale formato prevede un turno eliminatorio preliminare tra la squadra vincitrice della Champions League oceanica (lHekari United, squadra della Papua Nuova Guinea) e la squadra campione della massima serie della nazione ospitante (lAl-Wahda di Abu Dhabi). La vincente di questo turno (ovvero lAl-Wahda che ieri ha vinto per 3-0) si aggiunge alle squadre vincitrici dei tre tornei continentali di Nord e Centro America (i messicani del Pachuca), Africa (i congolesi del Mazembe) e Asia (i sudcoreani del Seongnam).
Cosè il mondiale per club Quando Mancini lo chiamava il Torneo dellAmicizia
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