Così rinasce lo scalo di Porta Genova

Coworking, laboratorio di cucina, spazio per lo sport e il primo riders hub d'Italia

Così rinasce lo scalo di Porta Genova
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Porta Genova si prepara a conoscere una nuova vita, almeno per qualche tempo. La stazione e lo scalo ferroviario, in attesa di riqualificazione, infatti, sono stati riprogettati per ospitare spazi aperti alla cittadinanza e non solo. Grazie alla convenzione ad usi temporanei tra il Comune e FS Sistemi Urbani della durata di 3 anni rinnovabili di altri due, ospiterà un centro culturale, una una zona per eventi e il primo Riders Hub in Italia, come previsto dal masterplan sviluppato da Lombardini22. L'Associazione Scalo Porta Genova ha vinto il bando prendendo in gestione le zone e, in collaborazione con Lombardini22, ha sviluppato il progetto di massima per la riqualificazione e la destinazione temporanea.

L'intera area, che si estende dal piazzale dell'ex magazzino merci fino al fondo corsa, ospitera all'esterno una terrazza di 2000 metri quadri con una grande fontana al centro, che si candida a diventare una nuova agorà urbana. Due ali danno forma al progetto: la prima ospita un coworking, il Social hub, progettato da Simone Menasse architetto, una sala eventi, laboratori d'arte e un ristorante curato da The Sanctuary. La seconda ospita uno spazio espositivo, una sala yoga, un laboratorio di cucina. Lungo il Naviglio Grande nascerà un piazzale aperto alla città, ma riparato. «Questo progetto nasce dalla condivisione delle esigenze dei residenti della zona - spiega Viola Dressino, architetto di Lombardini22 -. Questo aspetto ci ha dato la possibilità di creare qualcosa che tenesse veramente conto delle necessità dei milanesi che sono poi quelli tenuti a vagliare in qualche modo il progetto. Qui parliamo di umanizzazione degli spazi».

Parte integrante del progetto, all'interno del parcheggio della stazione di Porta Genova, il primo Riders hub italiano che offrirà riparo e servizi a tutti i corrieri che si spostano in bicicletta. Il locale disporrà di servizi igienici e una zona lounge con un punto ristoro, prese elettriche e attrezzi per la manutenzione dei mezzi. All'esterno una piccola piazza semicoperta permetterà di parcheggiare le biciclette e ripararle in caso di maltempo.

Ecco quindi che lo scalo si candida a fare da apripista ad altri progetti potenziali di riuso temporaneo degli spazi: Franco Guidi, ceo di Lombardini22 infatti, parte dall'idea d estendere i riders hub a tutte le zone dove i corrieri si concentrano come piazza XXIV maggio o la Stazione Centrale.

Immagina il recupero delle ex pompe di benzina in disuso, così come l'attivazione dei piani terra attraverso un recupero temporaneo di tutti i negozi sfitti da concedere ad associazioni o enti che non hanno sede, innescando automaticamente un circuito virtuoso di rivitalizzazione delle strade con vantaggi anche sul piano della sicurezza.

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