Il «Cottolengo», due secoli di storia della solidarietà

Ultimo miracolo nello scorso aprile: a Torino un nuovo ambulatorio infermieristico

Massimiliano Finzi

Una missione nobile che dura da 184 anni. Quasi due secoli di storia della solidarietà con numeri, ogni anno, importanti in Italia e nel mondo: 455.623 beneficiari di assistenza sanitaria, 5mila bambini assistiti che beneficiano dei servizi educativi, 5.650 persone (tra disabili, anziani e senza fissa dimora) a cui viene data accoglienza, oltre 130mila pasti gratuiti distribuiti.

La Piccola Casa della Divina Provvidenza, più comunemente conosciuta, dal nome del suo Fondatore, come il «Cottolengo», ente morale fondato a Torino nel 1832, è presente in undici regioni italiane: Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sardegna. I religiosi cottolenghini operano anche in alcuni paesi esteri (Ecuador, India, Kenya, Tanzania, Svizzera e Florida).

L'attività viene realizzata grazie all'impegno congiunto dei religiosi appartenenti ai tre Istituti - Suore, Fratelli e Sacerdoti - fondati da San Giuseppe Cottolengo, dei laici volontari e del personale retribuito. I Trust locali situati in tre continenti (Africa, Asia e Sud America) curano più di 3mila bambini: orfani, malati di Hiv, epilettici, denutriti, disabili intellettivi.

Dedicato al mondo dell'infanzia è il grande progetto «Children in the Little House worldwide» che nasce dall'esigenza dell'ente di garantire, in tutto il mondo, i suoi servizi di assistenza ed educativi. La priorità della Piccola Casa, sin dalla sua fondazione per volere di San Giuseppe Cottolengo, è essenzialmente quella di fornire assistenza socio-sanitaria a persone che si trovano in situazioni di difficoltà, sia essa derivante da problemi di indigenza sia di emarginazione sociale. Opera senza scopo di lucro e ha come finalità l'assistenza e l'educazione delle persone più bisognose e abbandonate, sane o malate, prendendosene cura senza distinzione di sesso, razza, età, religione e opinioni politiche.

Nelle realtà estere operano più di 300 persone tra religiosi, personale esterno e membri dell'Associazione Volontari Missioni Cottolengo. Un ultimo successo è la realtà keniota del Chaaria Mission Hospital, guidata da fratel Beppe Gaido, diventata un centro medico di riferimento per tutto il distretto di Meru. La Casa Madre, fin dalla fondazione, si è strutturata in diverse comunità di ospiti e di religiosi che offrono una grande varietà di servizi a chi ha bisogno: assistenza per persone anziane e per disabili gravissimi con sei strutture residenziali, di cui due accreditate, e una struttura per suore anziane in gravi condizioni di salute; servizi per persone in situazioni di fragilità sociale forniti dal Centro di Ascolto e da Casa Accoglienza; l'Ospedale «Cottolengo» accreditato dal Servizio sanitario nazionale; la Scuola paritaria «Cottolengo» specializzata in percorsi scolastici ad hoc per studenti con disabilità fisiche e intellettive. Ulteriori servizi offerti dalla Piccola Casa, in differenti sedi, sono: una mensa gratuita per i più poveri con annessi servizio docce, cambio indumenti e dormitorio; una comunità alloggio per minori e un centro, «Casa Miriam», che accoglie donne italiane e straniere in difficoltà o vittime di violenza. Ultimo, aperto a Torino nello scorso aprile, il nuovo ambulatorio infermieristico gratuito per indigenti.

Prolungamento di questo servizio sarà la campagna di raccolta fondi con sms solidale, attiva dal 20 giugno al 10 luglio prossimi, denominata «Sos Ticket» che garantirà prestazioni sanitarie gratuite a chi non può permettersele.

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