Cronaca locale

Al Cpt scoppia la rivolta: immigrati in fuga, un ferito

Tentativo di evasione in via Corelli: in 21 organizzano la finta protesta. Un algerino cade dal tetto

Torna a far parlare di sé il centro di permanenza temporanea per immigrati clandestini e rifugiati politici di via Corelli. Domenica sera e per buona parte della notte, infatti, 21 stranieri ospitati in tre dei cinque settori del centro e giunti a Milano dal centro d’accoglienza di Bari in attesa di venire rimpatriati, hanno creato non pochi problemi arrivando a inscenare una rivolta in piena regola (solo miracolosamente conclusasi con un unico ferito e qualche danno alle strutture) allo scopo di tentare la fuga. Sì: la realtà è che nessuno tra questi 21 ha fatto proteste ufficiali o richieste specifiche, volevano solo scappare. Grazie all’intervento dei poliziotti che prestano servizio sul posto e dei rinforzi del commissariato di Lambrate e delle pattuglie esterne, il peggio è stato scongiurato e la tanto paventata evasione, con tutto quello che poteva comportare (scontri fisici compresi) non c’è stata. Tuttavia i danni causati alla struttura dai tumulti sono in fase di valutazione così come le procedure d’identificazione di tutti gli immigrati coinvolti nella bagarre che, secondo i dati forniti ieri da Alberto Bruno, presidente provinciale della Croce Rossa Italiana, sarebbero 50, per un totale di 180 minuti di tensioni.
Erano le 22.45 di domenica quando, armati di lenzuola arrotolate, quindici extracomunitari - tra algerini e tunisini - sono saliti sul tetto del centro. Naturalmente la loro «prodezza» è stata ripresa dal sistema di videosorveglianza e l’intervento dei poliziotti che prestano servizio lì ha permesso di far rientrare la rivolta. O così sembrava: i nordafricani, al momento, parevano essersi tranquillizzati mentre solo un uomo, un algerino, lamentando di essere caduto dal tetto quando ci era salito con gli altri, veniva accompagnato al S. Raffaele da un operatore della Croce Rossa.
Invece era solo l’inizio. All’interno del centro, infatti, una tunisina, con la scusa di dover andare in infermeria e grazie alla complicità di altri cinque immigrati, ha raggiunto il corridoio centrale di via Corelli. Da lì i sei sono riusciti ad arrivare in una sala e nel magazzino, danneggiandoli, quindi hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati dai poliziotti.
Negli altri settori, nel frattempo, sentendo che la situazione era piuttosto in fermento, altri stranieri hanno tentato di appiccare fuoco ai materassi. Non riuscendoci (ormai nel centro lo schieramento di poliziotti era davvero consistente, ndr) i clandestini in questione hanno «preferito» dedicarsi a qualcosa di meno impegnativo e hanno rotto alcuni termosifoni, la cui acqua ha finito per allagare alcune stanze.


«Prenderemo provvedimenti quando avremo chiarito con precisione responsabilità e ruoli» dichiara la questura.

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