da Milano
Il Crédit Agricole rilancia il ruolo di Banca Intesa nel risiko del credito nazionale: «Non ci opporremo alla costituzione di un grande gruppo, anzi aiuteremo Intesa, ma a patto che vengano rispettati i nostri interessi»: dal palco dellassemblea dei soci è stato lo stesso presidente René Carron a ribadire la linea della Banque Verte (più 53% a 1,3 miliardi lutile a marzo) rispetto alle sorti del gruppo italiano di cui è grande azionista (18%).
Nelle scorse settimane Intesa aveva avviato un assiduo corteggiamento nei confronti di Capitalia ma Carron, forse anche per laccoglienza gelida finora riservata dallad Matteo Arpe, ha preferito glissare: «Non ne sappiamo niente, si vedrà».
LAgricole ha già detto di voler mantenere la presa su Intesa ma uneventuale aggregazione, ha spiegato Carron, non dipende da Parigi: «È quello che ho detto agli amici italiani: il progetto dipende da voi, non tirate in ballo i francesi. Se volete farlo tra voi italiani, diteci con chi lo volete fare e noi poi vedremo». Distinguo che appare anche un messaggio ai connazionali di Cnp dopo che il colosso assicurativo si è reso disponibile a difendere Capitalia da un eventuale attacco esterno. Lattesa di Piazza Affari è che il grande risiko, cui si è da poco iscritto anche lUnicredit di Alessandro Profumo, entrerà nella fase finale solo dopo lappuntamento elettorale senese che completerà il nuovo corso della galassia Mps.
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