Cremona - La moto era un fulmine. Velocità da cavalcare, da sfidare. Cronaca di una corsa folle di un centauro, di una tragedia che ha spezzato la vita a tre persone: Carla Maria Fiameni, 34 anni, morta sul colpo; la sorella Fiorenza, 32 anni, deceduta all’ospedale di Crema due ore dopo l’incidente e la figlia di quest'ultima, Sara Pagliari di solo undici anni, che dopo aver lottato tra la vita e la morte per oltre un’ora, si è arresa intorno alle 23 nel reparto di terapia intensiva.
Tutte insieme, terminata la cena nella loro casa avevano deciso di fare una passeggiata al parco. S.B., un operaio 39enne di Soresina, le ha investite mentre attraversavano sulle strisce pedonali nella strada principale di Annicco. L'uomo, denunciato per omicidio colposo plurimo, era da poco rientrato in possesso della patente dopo che due mesi fa gli era già stata sospesa (un dettaglio su cui sono ancora in corso gli accertamenti delle forze dell’ordine).
Via Cesare Battisti, ore 21 di mercoledì. Le sorelle di Annicco lasciano i giardini pubblici. Con loro, oltre a Sara, c'è anche il piccolo Pavel, di 6 mesi appena, figlio di Carla: sarà salvo per miracolo. Il centauro sfreccia verso Grumello Cremonese e all'incrocio con Vicolo Betulle si schianta: la due ruote impazzita scivola via, travolge i pedoni e si ferma almeno trenta metri più in là. Una frenata all’ultimo minuto risultata fatale. In quel punto a terra sono rimaste le sorelle e la figlioletta di una delle due vittime. Carla Fiameni muore sul colpo.
Intanto gli operatori del 118 si affannavano a prestare soccorso a Fiorenza e Sara. Non ce la fanno nemmeno la sorella Fiorenza e la nipote Sara, decedute entrambe in ospedale. Pavel viene sbalzato con il passeggino contro il muro di un’abitazione, ma fortunatamente riporta solo ferite lievi. Poco dopo arriva il padre del piccolo Pavel. Andrea piange a dirotto, è a torso nudo perché non ha avuto nemmeno il tempo di vestirsi: «È un miracolo che mio figlio Pavel non si sia fatto niente. Solo un colpo alla testa». Il motociclista, invece, rimane praticamente illeso.
Gli uomini della stradale di Pizzighettone stanno ricostruendo la dinamica con l'aiuto di alcuni testimoni. Emanuele Corbani, titolare dell’Osteria di piazza Libertà, ha visto tutto. E non ha dubbi: «Procedeva a velocità folle (ipotesi confermata dai primi elementi raccolti dalla polizia, ndr). In quel momento ero fuori dal locale con i miei clienti e ho assistito alla scena. Ha frenato solo in corrispondenza dell'incrocio». Secondo gli agenti il soresinese si era visto ritirare il documento di guida per «violazione delle norme comportamentali»: all'origine del provvedimento potrebbe esserci un eccesso di velocità, un sorpasso azzardato o un caso di guida in stato di ebbrezza.
Al momento dell'impatto le Fiameni stavano rincasando dopo aver trascorso la serata ai giardini pubblici. Ancora trenta metri e Carla avrebbe raggiunto la sua abitazione di via Mazzini. Le sorelle erano originarie di Casalmorano, dove vivono tuttora la madre Silvana Pezzola, 50 anni, il padre Marino, 59 anni, e il fratello 33enne Giovanni. Silvana Pezzola è distrutta dal dolore.
Vuole giustizia: «Non perdono, è impossibile perdonare. Uno strazio che non passerà mai».Le salme ora sono a disposizione dell'autorità giudiziaria. I funerali saranno celebrati domani alle 16.30 nella chiesa parrocchiale di Annicco.
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