La Cri: «La Regione ci deve 4,5 milioni» Montino: «Pagheremo alla fine di ottobre»

«Vogliamo ricordare - afferma la Cri - che la Regione Lazio non paga le convenzioni da diverso tempo e che il debito adesso è arrivato a quasi 4 milioni e mezzo di euro. Inoltre le vecchie convenzioni non coprono più le spese correnti, i comitati della Cri nel Lazio, Roma e Latina in particolare, sono in crisi e i volontari non riescono più ad andare avanti nelle attività quotidiane. Siamo preoccupati dal clima di incertezza sul rinnovo delle convenzioni, visto che in gioco ci sono le vite di tanti dipendenti precari e di dare forti motivazioni al volontariato che nel Lazio vede impegnati migliaia di volontari. Chiediamo un intervento immediato al governo regionale».
Tommaso Luzzi (Pdl), consigliere regionale del Lazio, si dice «solidale» con le preoccupazioni della Cri. «Tutto ciò - dice - mette a rischio i tanti lavoratori precari, e i tanti volontari che ogni giorno garantiscono, con la loro presenza, l’emergenza sul territorio». «Non ho voglia di fare polemiche sulla drammatica situazione della sanità del Lazio che continua ad aggravarsi sotto ogni punto di vista. Voglio solo esprimere l’auspicio - ha dice, dal canto suo, il senatore del Pdl Andrea Augello - che il presidente Marrazzo riesca a individuare una serie di priorità nei crediti da saldare, cominciando da quelli dovuti alla Croce Rossa italiana che proprio oggi lamenta ritardi ormai insostenibili nei pagamenti. Per il resto, ora che i nodi vengono tutti al pettine, il rammarico - aggiunge - di non aver avuto una possibilità di offrire un contributo per evitare il peggio in un rapporto più aperto e più disponibile alla collaborazione da parte della giunta regionale, prevale sulla magra soddisfazione di infierire sul disastroso bilancio dei cinque anni di governo del centrosinistra».
Ma in serata sono giunte le prime rassicurazioni da parte della Regione. «Per rimettere in piedi un sistema sanitario ereditato sull’orlo della bancarotta, sia per quanto riguarda i conti che l’organizzazione, e nello stesso tempo per contenere la spesa - ha tentato di giustificarsi il vicepresidente Esterino Montino - occorre senso di responsabilità e capacità di governo.

Tutte qualità che nel precedente quinquennio targato Pdl, e di cui facevano parte tutti quelli che oggi dimentichi delle loro pesanti responsabilità pontificano a destra e a manca, sono clamorosamente mancate. Il prossimo 30 ottobre saranno pagati alla Croce rossa italiana 4 milioni di euro arretrati».

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