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La "crisi" in camera da letto: il ritorno della cintura di castità

Altro che stringere la cinghia, un’azienda umbra vanta il record di vendite di oggetti medievali. Chi compra? Giovani e collezionisti soprattutto, ma dall’estero spuntano centinaia di facoltosi appassionati del genere

La crisi, colpa della crisi, continuano a ripetere fino allo sfinimento giornali e televisioni. Eppure gli italiani non smettono di spendere, saldi o meno. Regola senza eccezione anche riguardo agli articoli più strani, complice il mega bazar di internet. Sentite questa, per esempio: un’azienda di Gubbio ha appena annunciato il record di vendite di oggetti medievali. Anzi, uno in particolare: le cinture di castità. E i gufi hanno pure il coraggio di dire che bisogna «stringere la cinghia».

Collezione autunno-inverno «Indumento» non per sole donne, visto che è disponibile sul mercato pure la versione per i maschietti, al prezzo di 143 e 158 euro rispettivamente. I produttori intanto assicurano il rispetto della tradizione originale e la cura dei dettagli, a cominciare dal materiale (ferro) e dal peso, minimo 3 chilogrammi. Insomma, non proprio un capo pret-à-porter. I nostalgici del sesso sotto chiave – spiegano alla casa madre - sono per lo più i giovani in vena di goliardate da «addio al celibato» e i collezionisti. Oltre a chi, a letto, si diverte a fare qualche giochetto retrò, naturalmente. Tuttavia sono in aumento gli acquirenti dall’estero. I cinesi, infatti, sembrano gradire il genere in raso; mentre si fanno sotto facoltosi sceicchi dei Paesi arabi, magnati russi (magari anche stavolta c’è di mezzo Abramovich?), e i soliti americani.

La regina del pettegolezzo E qui si scatenano gli aneddoti da bar. Come quel misterioso marito londinese che ne aveva acquistata una per tenere in custodia le preziosità della fidanzata, in occasione di un viaggio che avrebbe affrontato da sola in Grecia. Lei si è opposta rivendicando quarant’anni di conquiste femministe? No, il problema è stato superare il check-in all’aeroporto. Quell’aggeggio nelle parti intime continuava a far impazzire i metal detector, e hai voglia a togliersi le scarpe…come dirlo a quelli della security? Alla fine la fanciulla è dovuta starsene in Inghilterra, e non si sa se s’è vendicata con il compagno chiamando il fabbro!

Sfilata di ferro Il revival della mutandina preferita da crociati e puritani risale a qualche anno fa. Nel 2002, al termine di una selezione umbra del concorso di Miss Italia, una modella fece capolino in passerella vestita soltanto di una collana di perle, un perizomino invisibile ma in bella evidenza la cintura medievale. Colonna sonora, un pezzo di Madonna, manco a farlo apposta. Che, pare, non s’arrabbiò. Al contrario. Presto se ne fece recapitare una a casa. Così, per provarla.

E questo già non fa più notizia.  

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