La crisi degli spot frena Mediaset Ma i ricavi tengono

Mediaset archivia il 2011 con ricavi stabili, a quota 4 miliardi e 250 milioni: ma la crisi del mercato pubblicitario pesa sugli utili, 225 milioni contro i 352,2 del 2010, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. La fase recessiva, nella quale si trovano sia Italia sia Spagna, sta condizionando il mercato degli spot, e nei primi tre mesi del 2012 la raccolta sta registrando una flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in linea con l’andamento dell’ultimo trimestre del 2011. Tanto che «la perdurante situazione di incertezza e di instabilità - si legge nella nota del cda che ieri ha approvato il bilancio 2011 - non consente, al momento, di formulare previsioni precise circa l’evoluzione dei ricavi pubblicitari su base annua». Ma «qualora le condizioni di mercato non dovessero evidenziare segnali di miglioramento, Mediaset prevede di chiudere il 2012 con un utile netto e una generazione di cassa inferiori rispetto al 2011». Il gruppo ha comunque «confermato la miglior performance di raccolta pubblicitaria nel settore tv, ha consolidato le proprie quote di mercato e mantenuto la leadership d’ascolto sui target commerciali di riferimento».
Guardando all’Italia, il fatturato è di 3 miliardi 241 milioni, l’utile si attesta a 176,2 milioni e i ricavi di Mediaset Premium segnano un +14,1 per cento. In Spagna, infine, Mediaset mette a segno un fatturato di circa un miliardo con utile netto a 110,5 milioni.
In Italia Mediaset, come previsto dal piano di efficienza triennale varato nella seconda metà del 2011, sta attuando il programma di riduzione dei costi di funzionamento di tutte le principali aree aziendali, che prevede un risparmio di 250 milioni di euro al 2014. Il gruppo ha inoltre deciso di distribuire un dividendo di 0,1 euro, in flessione rispetto ai 0,35 euro dello scorso anno. «Abbiamo deciso che in momenti di incertezza come questi fosse più saggio ridurre il pay-out - ha detto agli analisti il direttore finanziario, Marco Giordani -; la nostra priorità è proteggere la solidità finanziaria della società».

E sempre a causa delle condizioni del mercato «dobbiamo posticipare di un paio d’anni l’obiettivo di raggiungimento del break even per Mediaset Premium», ha aggiunto Giordani. La pay tv del Biscione nel corso del 2011 ha registrato una perdita operativa di 68,5 milioni, in parte a causa del rinnovo dei diritti televisivi del calcio.

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