Crisi, Napolitano: "Servono sforzo e sacrifici"

In un messaggio di auguri agli italiani per il 2 giugno il Capo dello Stato dice che "serve un grande sforzo, fatto anche di sacrifici", per risollevare le sorti dell’economia. "L'Italia deve crescere tutta, da Nord a Sud". Festa Repubblica: domani parata ai Fori imperiali

Crisi, Napolitano: "Servono sforzo e sacrifici"

Roma - Come occasione per parlare agli italiani, a tutti gli italiani, il Capo dello Stato sceglie la Festa della Repubblica del 2 giugno. In un videomessaggio Napolitano dice che "serve un grande sforzo, fatto anche di sacrifici", per risollevare le sorti dell’economia e risolvere i problemi delle famiglie e dei giovani, "per crescere di più e meglio". Il presidente della Repubblica ha sollecitato anche un confronto costruttivo e non solo conflittuale fra le forze politiche.

Crisi difficile in Europa Proprio in un momento come quello che stiamo attraversando, sottolinea il Capo dello Stato, bisogna "riconoscere come problemi di tutti noi quelli che preoccupano le famiglie in difficoltà, quelli che nei giovani suscitano, per effetto della precarietà e dell’incertezza in cui si dibattono, pesanti interrogativi per il futuro". Napolitano afferma esplicitamente di riferirsi "ai problemi del lavoro e della vita quotidiana, dell’economia e della giustizia sociale. Stiamo attraversando, nel mondo e in particolar modo in Europa, una crisi difficile", ricorda. E allora "occorre un grande sforzo, fatto anche di sacrifici, per aprire all’Italia una prospettiva di sviluppo più sicuro e più forte".

Crescere da Nord a Sud Sacrifici necessari anche per "crescere di più e meglio, assicurando maggiore benessere a quanti sono rimasti più indietro. L’Italia - ammonisce il Quirinale - deve crescere tutta, al Nord e al Sud. Si deve, guardando ai giovani, promuovere una migliore educazione e formazione, fare avanzare la ricerca scientifica e tecnologica, elevare la produttività del nostro sistema economico: solo così - conclude Napolitano - si potrà creare nuova e buona occupazione". 

La parata ai Fori imperiali Ottanta minuti di festa, davanti al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e alle più alte cariche dello Stato. A partire dalle 10 di domani, dopo l’arrivo del presidente, sfileranno su via dei Fori imperiali, a Roma, 5.650 militari, 430 civili, 262 mezzi, 9 velivoli, 210 cavalli e cani, 233 bandiere e medaglieri.

Una sfilata che vuole essere un omaggio delle Forze armate alla Repubblica e al capo dello Stato, ma anche l’occasione per ricordare tutto il personale militare e civile che opera ogni giorno con grande spirito di sacrificio al servizio dello Stato.

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