CRISI NUCLEARE

L’opzione militare nei confronti dell’Iran, da parte di Israele e di altri Paesi, sembra avvicinarsi: lo ha affermato ieri sera il capo dello Stato israeliano Shimon Peres, in una intervista televisiva. «I servizi di sicurezza di tutti i Paesi comprendono che il tempo stringe e di conseguenza avvertono i rispettivi dirigenti» ha aggiunto. «A quanto pare - ha detto Peres - l’Iran si avvicina alle armi nucleari. I tempi per il raggiungimento di questo obiettivo sarebbero più ridotti del previsto, sembra solo sei mesi. Nel tempo che resta dobbiamo esigere dai Paesi del mondo di agire, e dire loro che devono rispettare gli impegni che hanno assunto, e far fronte alle loro responsabilità: sia che si tratti di sanzioni severe sia che si tratti di una operazione militare».

Ieri c’era stato un equivoco su una frase pronunciata dal presidente francese Nicolas Sarkozy (« se Israele è minacciato della sua esistenza, la Francia non resterà con le braccia conserte»), che ha chiarito che «bisogna prima cercare il dialogo e poi applicare sanzioni».

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